Dopo la brutta caduta al Giro delle Fiandre, Elisa Longo Borghini è stata dimessa nel pomeriggio di lunedì dall’ospedale universitario di Gand. La campionessa italiana, finita a terra a metà corsa, aveva provato con grande orgoglio a ripartire, ma poco dopo è stata costretta a ritirarsi. Trasportata inizialmente all’ospedale di Oudenaarde per i primi controlli, è stata poi trasferita a Gand per accertamenti più approfonditi.
Le prime analisi hanno escluso complicazioni più gravi, come emorragie, ma la TAC ha confermato la commozione cerebrale. Condizione sufficiente per imporre uno stop immediato all’attività sportiva. I medici hanno prescritto una settimana di riposo assoluto, al termine della quale la piemontese con sangue asiaghese potrà iniziare un recupero graduale sotto stretto controllo medico.
«È stabile e si prenderà qualche giorno di riposo, prima di tornare gradualmente ad allenarsi», ha comunicato la squadra nel pomeriggio di ieri, dopo le dimissioni della campionessa piemontese.
Come diretta conseguenza dell’infortunio, Elisa Longo Borghini purtroppo non sarà al via della Parigi-Roubaix femminile di sabato 12 aprile. Una rinuncia sicuramente sofferta ma necessaria. Nel 2022, ricordiamolo, la fuoriclasse dell’UAE Team ADQ aveva trionfato in solitaria nell’«inferno del nord» scrivendo una delle pagine più belle del ciclismo italiano recente.
L’obiettivo, ora, è recuperare con calma e puntare eventualmente sulle classiche delle Ardenne, in particolare sulla Liegi-Bastogne-Liegi del 27 aprile. I prossimi giorni saranno fondamentali per capire se potrà essere al via.
Anche se lo stop compromette il fitto calendario della primavera delle classiche, la priorità resta la salute: nessuna corsa vale quanto un pieno recupero. Elisa lo sa bene, e il suo ritorno sarà, come sempre, all’altezza del suo immenso talento.
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