Presentate al Vinitaly le tappe venete del Giro d’Italia. Attesa per la Fiume Veneto – Asiago

Presente all'evento in rappresentanza dell'amministrazione comunale di Asiago anche l'Assessore allo Sport Franco Sella.

Il Giro d’Italia per noi è molto più di una competizione: è un viaggio nel cuore del Veneto, la terra più ciclistica d’Italia. Tra un mese e mezzo, con ben 4 tappe del Giro che attraverseranno la nostra terra, avremo l’occasione di mostrare al mondo tutte le bellezze di una regione che ha contribuito a scrivere indimenticabili pagine di storia del ciclismo. Attraverso le nostre città, i nostri borghi e le montagne, il Giro, quest’anno, attraverserà luoghi iconici e simbolo di un territorio che ha saputo valorizzare le sue innumerevoli eccellenze. E assieme a tutti i veneti, innamorati dello sport e del Giro, saremo come sempre i primi tifosi di questa straordinaria manifestazione. Perché come dico sempre io, non c’è Giro senza Veneto e non c’è Veneto senza Giro.

Il presidente del Veneto Luca Zaia ha presentato stamattina a Vinitaly in Fiera a Verona le tappe venete della prossima corsa rosa, oltre al “trofeo senza fine” e al “trofeo luce infinita” con cui verranno premiati i campioni del Giro e del Giro Women, e alla bottiglia ufficiale Astoria che accompagnerà i ciclisti sulle strade della Penisola.

Presente all’evento in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Asiago anche l’Assessore allo Sport Franco Sella.

“Con quattro tappe, tra bellezze, storia e passione ciclistica, il Veneto sarà il cuore pulsante dell’ultima settimana di gara, offrendo un palcoscenico unico per le sfide più dure e spettacolari di questa edizione” – prosegue il presidente –. “Ma il Veneto sarà ancora protagonista anche nel Giro d’Italia Women, con il passaggio il 9 luglio in provincia di Belluno e Treviso e l’arrivo a Pianezze di Valdobbiadene scalando il muro di Ca’ del Poggio, e il 10 luglio con la Mirano-Monselice, attraversando i Colli Euganei riserva della biosfera Unesco”.

“Otto tappe in totale per tre corse di puro spettacolo – conclude Zaia – in una terra in cui il ciclismo è una passione più che uno sport, con 9.854 atleti iscritti a 407 società e 4.307 operatori, oltre a centinaia di aziende del settore. Il 10% dei veneti usa la bici tutti i giorni, il 23% più volte a settimana, il 26% alcune volte al mese. Qui abbiamo 12 ciclovie principali, dal Piave al Sile al litorale al Garda alla Treviso-Ostiglia solo per citarne alcune, per un totale di 1.850 km di strade dedicate alle due ruote”.

Le tappe del Giro

La carovana rosa arriverà in Veneto venerdì 23 maggio con la Rovigo–Vicenza (180 km), che unirà i paesaggi del Polesine con il fascino della patria del Palladio, attraverso pianure e colline in un mix di velocità e strategia.

Sabato 24 maggio si partirà da Treviso verso il confine sloveno a Nova Gorica, in una tappa da 186 km che celebra l’unione tra cultura e territori.

Domenica 25 maggio la Fiume Veneto–Asiago (214 km) sarà un appuntamento imperdibile per gli appassionati delle grandi salite: dalle pianure del Friuli, il gruppo transiterà sull’Altopiano dei Sette Comuni, teatro di sfide epiche e paesaggi spettacolari.

Martedì 27 maggio la corsa rosa partirà dal suggestivo scenario di villa Contarini a Piazzola sul Brenta e arriverà a San Valentino (Trento): una tappa da 199 km su 5.000 metri di dislivello che regalerà emozioni intense, dall’arte delle ville venete alla maestosità delle Dolomiti.

Contemporaneamente si svolgerà anche il Giro-E, una e-bike experience unica al mondo, che in Veneto prevede due tappe: la Soave–Vicenza il 23 maggio (86 km) e la Fonzaso–Asiago il 25 maggio (61 km).

A luglio invece saranno le cicliste professioniste a percorrere le strade del Veneto con due tappe del Giro Women. La prima il 9 luglio, con i 156 km della Castel Tesino–Pianezze, molto articolata sia altimetricamente che planimetricamente. Si scenderà in val Cismon, sfiorando Feltre; a ridosso di Belluno si contornerà il Nevegal per affrontare poi il Muro di Ca’ del Poggio, e attraverso le Colline del Prosecco arrivare a Pianezze.

Il giorno dopo via ai 108 km della Mirano–Monselice, completamente pianeggiante attraversando Veneziano e Padovano, Mira, Dolo, Piove di Sacco e Conselve, ai piedi dei Colli Euganei.

Il percorso della tappa di Fiume Veneto – Asiago

La tappa, valutata con una difficoltà di 4 stelline su 5, partirà da Fiume Veneto e, con i suoi 214 km, sarà tra le più lunghe di tutto il Giro d’Italia 2025.
Nella fase iniziale, i corridori attraverseranno Pordenone, Porcia e Fontanafredda, per poi passare da San Martino di Colle Umberto, dove si renderà omaggio a Ottavio Bottecchia, nel centenario della sua seconda vittoria al Tour de France nel 1925.

Il primo Gran Premio della Montagna, di 4ª categoria, è fissato al Muro di Ca’ del Poggio, un breve ma intenso strappo nelle Colline del Prosecco, con pendenze che raggiungono il 19%.

Successivamente, la carovana si dirigerà verso Romano d’Ezzelino, dove inizierà l’ascesa al Monte Grappa lungo la storica Strada Cadorna. Questo secondo GPM, di 1ª categoria, si sviluppa su 26,6 km con una pendenza media del 5,8%, punte dell’11% e un dislivello di 1444 metri. Una salita impegnativa che, pur non essendo il Pordoi, si farà sicuramente sentire nelle gambe.

Dopo una lunga discesa verso la vallata feltrina, i ciclisti affronteranno la salita verso Enego, con il GPM di 2ª categoria posizionato a Bivio Dori, a quota 1106 metri. L’ascesa, lunga 17 km, ha una pendenza media del 5,2% con tratti che toccano il 9%. Una salita non proibitiva e abbastanza pedalabile, ma che, affrontata dopo il Grappa e con 200 km nelle gambe, potrebbe risultare particolarmente insidiosa, soprattutto nel tratto finale.

Superato il Gran Premio della Montagna, il percorso proseguirà verso la parte finale, transitando per Stoner, Foza, Gallio e la contrada Pennar, fino ad arrivare al traguardo nel centro di Asiago.

La bottiglia del Giro Astoria e il Trofeo senza fine

Stamattina il presidente Zaia, assieme al presidente Astoria Paolo Polegato e all’ad Filippo Polegato, a Paolo Bellino di RCS e al direttore del Giro Mauro Vegni, ha stappato la prima bottiglia che accompagnerà i campioni e le campionesse della corsa rosa, di cui l’azienda trevigiana è partner ufficiale già dal 2012.

Per Astoria, che esporta in 112 Paesi, questa partnership ha rafforzato la propria presenza nei Paesi toccati dal Giro (Irlanda, Israele, Olanda, Ungheria); quest’anno sono già state vendute 12.000 bottiglie con l’etichetta speciale dedicata alla partenza dall’Albania.

A Vinitaly è stato presentato anche il Trofeo “senza fine”, realizzato per la prima volta nel 1999. Dal 2000 premia il corridore che vince il Giro. Pesa circa 10 chili, è in rame placcato oro, misura 53 cm in altezza e 20 di diametro.

Veneto in Giro

Ad accompagnare le tre corse e le loro tappe venete sarà la pubblicazione “Veneto in Giro”, curata dalla Regione del Veneto, un almanacco dedicato ai luoghi, agli itinerari, alle tappe, alle storie e alle tradizioni che accompagnano l’arrivo della carovana rosa nella nostra terra. Bellissime foto che ritraggono un contesto paesaggistico variegato e unico, i luoghi simbolo del Veneto e il loro legame con il ciclismo, anche per lanciare la grande volata verso i Giochi invernali 2026 e i prossimi appuntamenti sportivi in zona.


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