Vicenza vince anche gara 2, si impone 2-4 in via Cinque e mette una seria ipoteca sulla finale scudetto. Gli Asiago Vipers partono forte, come in gara 1, ma la serata prende subito una piega complicata: il vantaggio arancionero illude, poi Vicenza cambia marcia e ribalta tutto in pochi secondi con il solito uno-due micidiale. Da lì in poi, inseguire diventa un’impresa.
I biancorossi sono spietati: segnano nel momento giusto, sfruttano ogni errore, giocano con lucidità e cattiveria.
I Vipers ci provano, cercando di mettere pressione agli avversari. Ma contro una squadra come Vicenza ogni errore si paga caro. E quei 4 minuti di power-play sul 2-4, giocati con frenesia e poca lucidità, sono l’emblema di una serata dove è mancato il colpo giusto al momento giusto.
Nel finale le vipere tentano di ribaltare la situazione in tutti i modi, anche senza portiere, ma purtroppo il guizzo che potrebbe riaprire la partita non si concretizza mai. Al termine del match resta l’amarezza e le parole dure ma oneste di capitan Rodeghiero: «Abbiamo giocato male, abbiamo fatto l’esatto contrario di tutto quello che abbiamo detto e fatto in allenamento. Non abbiamo tirato, niente sacrificio, non abbiamo per niente approcciato bene alla partita se non per i 10 minuti iniziali. Poco da dire, se giochiamo così non si vince, soprattutto con una squadra come Vicenza. Purtroppo gli errori si pagano. E adesso inizia la salita!»
Ora si fa davvero dura. Ma finché c’è una partita da giocare, nulla è deciso. C’è ancora tempo per rimettere le cose in piedi. Serve crederci, serve cambiare passo. Ma niente è già scritto. E questa squadra, quando ritrova sé stessa, può ancora dire la sua.
Il resoconto dei Vipers
Anche in gara 2 si inizia “ai mille all’ora”. Asiago va subito alla caccia del disco facendo capire a Vicenza che non sarà “una bella serata” ma poi, sul primo di tanti contropiede, i primi brividi sono per i tifosi arancioneri e li procura lo statunitense Berger, prima con una conclusione fuori bersaglio, poi con un’azione personale arginata dal gambale di Stevan. A passare in vantaggio, però, sono i Vipers: un ispirato Lorenzo Campulla si fa largo centralmente, doppio tentativo, Frigo sventa, ma nulla può sul tocco di Dal Sasso che trova la carambola vincente.
Arriva subito dopo anche il primo power-play della serata, ma a parte un’occasione per Tessari gli “special team”, non in serata, combinano poco. Poi tocca a Vicenza giocare con l’uomo in più: Stevan respinge il tiro di Berger, mentre la chance costruita dal connazionale Hodge svanisce di poco a lato.
Al rientro dalla penalità Corà, innescato sulla sinistra, conclude bene, ma Frigo compie un gran intervento ed evita il 2-0. A metà frazione la gara inizia a “girare”: Vipers di nuovo in power-play, ma un disco mal gestito costa il successivo fallo ai danni di Delfino. In 3vs3 altro disco perso, Hodge innesca Delfino fermato da Stevan. Nella “finestra” in superiorità Vicenza trova il pari: gran passaggio di Sebek per Dal Ben che al volo da destra non sbaglia. Passano una manciata di secondi e Lievore, sulla pressione di Sebek, perde malamente il disco che arriva a Hodge, rapidissimo nella conclusione che “brucia” sul tempo Stevan e vale il sorpasso. Come mercoledì, dunque, uno-due micidiale dei biancorossi che, al 16’, potrebbero addirittura allungare: disco buttato via da Belcastro, Berger serve Dal Ben che spara a colpo sicuro, centrando la traversa. Vipers in sofferenza fino all’intervallo.
Al rientro purtroppo la musica non cambia, anzi. Al 3’ Sebek si fa largo sulla destra, un raddoppio di Belcastro sul ceco vale il “tutto solo” di Pace al centro che riceve e insacca indisturbato. Ancora Vicenza pericoloso in contropiede sull’asse Dal Ben-Berger, Stevan c’è. Il gol dell’1-4 è però solo rimandato e arriva con un pizzico di fortuna per mano di Sebek, abile a spedire alle spalle di “Stewie” un disco rimasto a centro area fra i pattini di Francesco Campulla. Sembra finita e, invece, Lorenzo Campulla fa tutto, e bene, da solo, infilando Frigo con un gran polsino.
I Vipers riprendono fiducia che potrebbe anche tramutarsi in qualcosa di più visto che Pace nella stessa azione rimedia due penalità. I 4’ di superiorità però vengono gestiti con troppa frenesia: pochi tiri “puliti” (per qualcuno sembra ci sia il rigetto a prendersi responsabilità) e il buon pk degli avversari fa il resto. Occasione sprecata. Tornati in parità numerica, Stevan compie una prodezza su Hodge, praticamente a colpo sicuro, tenendo in vita i compagni. Dall’altra parte Frigo prima viene graziato da Corà, solo al centro, poi respinge i successivi tentativi di Vellar (due) e ancora del numero 7 arancionero. I ragazzi ci provano in tutti i modi, anche senza portiere, ma non c’è verso di trovare l’episodio che possa riaccendere il finale.
I risultati dagli altri campi
Il video della partita
Credit foto: Vanessa Zenobini
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