Etra, stangata sui rifiuti: al via gli svuotamenti contati per il conferimento del secco

Si aggiunge anche la nuova tassa per spazzamento e pulizia delle strade

ETRA tariffe secco 2025 - soldi

In questi giorni i cittadini dell’Altopiano hanno ricevuto da parte della multiutility Etra Spa una comunicazione che riguarda l’applicazione delle nuove tariffe per il conferimento del rifiuto secco residuo. Non si tratta di una novità assoluta, in quanto già nel 2024 la società che si occupa del servizio idrico e della raccolta rifiuti per tutta l’area del bacino del fiume Brenta aveva annunciato la volontà di introdurre il principio “paga per quelli che butti”.

Il rifiuto secco residuo è infatti il più inquinante, in quanto non riciclabile, e compiendo un’adeguata raccolta differenziata rappresenta la parte minore dei rifiuti prodotti sia in ambito domestico che professionale. Ciononostante, i criteri applicati dal Consiglio di amministrazione per quantificare la produzione di rifiuto secco di ogni utenza avevano subito sollevato un vespaio tra la cittadinanza già in sede di anticipazione della proposta, con un periodo di prova che è iniziato nel 2024.

Ora Etra, a sorpresa, con questa missiva di fine marzo ha comunicato che a partire dal 2025 verrà applicato il sistema di conteggio degli svuotamenti effettuati nei centri di raccolta. Nella tariffa base annua delle utenze residenti è compreso un determinato numero di conferimenti annui, da 18 a 42 a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare. 30 svuotamenti sono concessi invece alle utenze domestiche non residenti, mentre per le utenze non domestiche la tariffa unica verrà calcolata in base all’attività svolta e alla superficie dell’immobile in cui essa si svolge.

Etra ha annunciato inoltre l’introduzione di una nuova tariffa, che mette le mani nelle tasche sia delle utenze domestiche sia di quelle non domestiche, legata alla cura del territorio e ai singoli servizi di spazzamento e pulizia erogati a livello comunale.

Le criticità della nuova tariffa unica

Il primo dubbio che coglie l’utente, una volta ricevuta la comunicazione di Etra, riguarda lo stato dei fatti: l’applicazione della nuova tariffa è infatti indicata “a partire dal 2025”, ma sono già trascorsi tre mesi dall’inizio dell’anno e non è chiaro se gli svuotamenti effettuati finora saranno considerati ai fini del totale dei conferimenti annui consentiti o se il conteggio partirà dalla prossima mensilità.

Il microchip presente nella tessera consente di ricondurre all’utenza gli accessi effettuati, permettendo il monitoraggio e la registrazione esatta del numero di conferimenti. Un servizio che però non viene esteso agli utenti, costringendoli a tenere manualmente il conto degli svuotamenti effettuati: operazione fondamentale, dal momento che Etra stanga le eccedenze con una tariffa aggiuntiva in bolletta di 1,67 euro (escluse IVA 10% e Imposta provinciale 5%) per ogni svuotamento aggiuntivo.

Un’ulteriore criticità riguarda il tipo di cassonetto a disposizione nelle varie aree del territorio: indipendentemente dalla quantità di rifiuto conferito in base alla disponibilità del centro di raccolta (contenitori stradali multiutenza, press container e stazionari, bidoni da 40 lt, sacchi microchippati) il conferimento è comunque considerato come uno svuotamento ai fini del conteggio annuale.

Nei prossimi giorni ci si augura che dall’azienda possano arrivare i chiarimenti necessari per consentire agli utenti di regolarsi per quanto riguarda il conferimento dei rifiuti.

La lettera informativa di ETRA


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