Davide Ghiotto, il vicentino dei record: sarà lui l’alfiere olimpico a Milano Cortina 2026?

A sostenere la sua candidatura, anche il presidente della FISG Andrea Gios

Davide Ghiotto

Veneto di origine, con una crescita agonistica personale impressionante e continua fin dal suo esordio, Davide Ghiotto potrebbe, e dovrebbe, essere il candidato ideale per il ruolo di portabandiera alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Al netto dei certamente non meno rilevanti meriti di altri sportivi italiani, ecco perché riteniamo fondata l’opinione che va diffondendosi in queste ore riguardo l’idoneità del vicentino, stella del pattinaggio di velocità su ghiaccio, a ricoprire questo ruolo.

“Credo che Ghiotto si meriti di fare il portabandiera, ha sicuramente i titoli per farlo – ha commentato il presidente della FISG, Andrea Gios, che abbiamo sentito questa mattina – Ho già scritto al presidente (del CONI, ndr) Malagò sostenendo la candidatura di Ghiotto, anche se poi a decidere come sappiamo è la Giunta nazionale del CONI.” L’unico dubbio riguarda il programma olimpico: “Ho l’impressione che la gara dei 5000 metri sia il giorno successivo alla cerimonia di apertura e francamente credo che in questo caso non sarebbe fattibile”, prosegue Gios.

La scelta del portabandiera spetta quindi alla Giunta nazionale del CONI e si basa tendenzialmente sui risultati in ambito olimpico ottenuti da un atleta: in particolare, viene prediletto solitamente chi ha già conquistato un oro ai Giochi Olimpici. Bene, Ghiotto sul primo gradino del podio nelle competizioni a cinque cerchi non c’è ancora mai salito, avendo conquistato “solo” un bronzo nei 10.000 metri a Pechino 2022; però ha fatto suo per tre anni il titolo iridato nella medesima categoria, diventando così il primo italiano nella storia degli sport olimpici invernali a collezionare tre ori consecutivi nello stesso evento individuale. È proprio del 25 gennaio l’ impresa probabilmente più grande: nella tappa di Coppa del Mondo di Calgary, il vicentino ha infranto il tempo dello svedese Nils van der Poel, registrando il nuovo record del mondo sui 10.000 metri con il tempo di 12:25.69, battendo di oltre 5 secondi il precedente.

Tito Tolin - Olimpiadi Cortina '56
Tito Tolin alla cerimonia di apertura delle Olimpadi di Cortina del 1956

C’è da considerare poi il fattore territoriale: Davide, figlio del ciclista su strada Federico Ghiotto, è un atleta che viene dal Veneto, sede delle Olimpiadi del 2026 insieme alla Lombardia, e che incarna perfettamente i valori di questa terra. Tra l’altro il campione del mondo ha anche un legame speciale con la nostra terra essendo stato in età giovanile un atleta della Sportivi Ghiaccio Roana. In merito, ecco una curiosità per gli altopianesi: ai Giochi Olimpici del 1956 il portabandiera scelto dalla delegazione azzurra fu Benito, detto Tito, Tolin, ventunenne saltatore con gli sci dell’Unione Sportiva Asiago.

Perché quindi non dare il giusto riconoscimento agli straordinari risultati ottenuti dal trentunenne vicentino, mettendo proprio nelle sue mani il tricolore in occasione delle Olimpiadi di casa?

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