8 marzo: oltre la celebrazione, un impegno concreto

L’8 marzo non è solo una data da segnare in calendario, ma un’occasione per riflettere sul cammino compiuto e sulle sfide ancora da affrontare. La Festa della Donna, spesso ridotta a una ricorrenza commerciale, merita di essere vissuta con consapevolezza e responsabilità, non solo come momento di celebrazione, ma come opportunità di riconoscimento.

Negli ultimi decenni, le donne hanno conquistato spazi e diritti che un tempo sembravano irraggiungibili. Oggi, troviamo donne alla guida di aziende, governi, istituzioni culturali e scientifiche. Eppure, i dati continuano a raccontare una realtà fatta di divari salariali, ostacoli alla carriera, violenza di genere e squilibri nella gestione familiare.

Essere progressisti oggi significa riconoscere che non si tratta di una lotta delle donne contro gli uomini, ma di un percorso collettivo che deve coinvolgere tutti. Il rispetto delle pari opportunità non dovrebbe essere visto come una concessione o una gentilezza, ma come un elemento fondamentale di una società equa e giusta.

Non serve retorica eccessiva, né un femminismo “estremista” che rischia di alimentare contrapposizioni. Serve piuttosto un’educazione culturale che parta dalle scuole, dalle famiglie, dai luoghi di lavoro. Serve un cambiamento concreto che consenta alle donne di esprimere il proprio potenziale senza dover lottare più del necessario.

Buon 8 marzo a tutte le donne.

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