Enego si prepara a rendere omaggio alla memoria di due suoi ex cittadini con l’installazione di due pietre d’inciampo. Con deliberazione n. 22 del 19 febbraio 2025, la Giunta Comunale ha approvato il posizionamento delle targhe commemorative, che saranno collocate nei pressi di Piazza San Marco, vicino al Monumento ai Caduti di tutte le guerre.
Le pietre d’inciampo (in tedesco Stolpersteine) sono un progetto dell’artista tedesco Gunter Demnig, nato per mantenere viva la memoria delle vittime del nazifascismo. Si tratta di piccoli blocchi di ottone incastonati nel selciato davanti all’ultima abitazione conosciuta delle persone deportate nei campi di concentramento e sterminio. Ogni pietra reca inciso il nome, la data di nascita, la data e il luogo di deportazione e, quando conosciuta, la data della morte. L’iniziativa è diffusa in tutta Europa e ha lo scopo di restituire identità e dignità a chi ha subito la persecuzione, creando un percorso della memoria che coinvolge l’intera comunità.
Le pietre d’inciampo che verranno posizionate ad Enego saranno dedicate a Ferruccio Caregnato e Renato Dalla Palma, due uomini che persero la vita nei campi di concentramento nazisti.
Ferruccio Caregnato, nato a Pozzoleone (VI) il 13 settembre 1898, si trasferì a Enego nel 1921, stabilendosi in via Marconi 4 dopo il matrimonio. Imprenditore nel settore del legname, grazie alla sua attività ebbe modo di supportare la Resistenza, trasportando con il proprio camion alimenti e materiali destinati ai partigiani. Arrestato dai fascisti, fu incarcerato a Bassano e poi a Bolzano, prima di essere deportato nel campo di Mauthausen il 1° febbraio 1945. Qui fu assegnato al sottocampo di Gusen, costretto a lavorare allo scavo di gallerie per l’industria bellica tedesca. Morì il 6 aprile 1945, poche settimane prima della liberazione del campo.
Renato Dalla Palma, nato a Enego il 12 agosto 1924, era uno studente universitario di medicina, attivo nell’Azione Cattolica. Entrò nella Resistenza unendosi alla brigata partigiana Monte Ortigara (Fiamme Verdi). Tornato a casa per l’Epifania, fu arrestato l’8 gennaio 1945 dai tedeschi e trasferito prima a Primolano e poi a Bolzano. Come Caregnato, il 1° febbraio 1945 fu deportato a Mauthausen e assegnato al sottocampo di Gusen. Le terribili condizioni del campo lo portarono alla morte il 12 marzo 1945.
Le pietre d’inciampo saranno collocate nei pressi del Monumento ai Caduti di tutte le guerre, nella centrale Piazza San Marco. Questa scelta non è casuale: le abitazioni di Caregnato e Dalla Palma si trovavano a poche centinaia di metri dal luogo scelto, e la vicinanza al monumento contribuirà a rafforzare il legame tra la memoria locale e il ricordo del sacrificio di coloro che hanno lottato per la libertà.
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