‘Cave Amiche delle Api’, un nuovo modello di sostenibilità ambientale

È stato presentato a Palazzo Ferro Fini il progetto innovativo ‘Cave Amiche delle Api’, ideato dall’Albo dei Cavatori del Veneto e dall’associazione regionale ‘Apicoltori del Veneto’, con il patrocinio del Consiglio regionale del Veneto. Alla conferenza stampa erano presenti il presidente della commissione consiliare Agricoltura, Marco Andreoli (Lega-LV), e il consigliere regionale Joe Formaggio (FdI).

Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha introdotto la presentazione spiegando che “Cave Amiche delle Api è una progettualità che vuole far sì che una cava possa diventare un generatore di effetti positivi ambientali e sociali, che si autoalimenta economicamente. Al termine dell’estrazione del giacimento, infatti, le cave devono per legge tornare all’uso agricolo originario: attraverso progetti innovativi, tuttavia, possono trasformarsi in risorse strategiche per l’ambiente, come aree di stoccaggio verde della CO2, centrali di produzione di energie rinnovabili, aree di ricarica della falda, bacini di raccolta acque per l’irrigazione, a servizio di consorzi di bonifica, agricoltori e gestori idrici. Possono infine diventare perfette oasi per le api”.

“Ecco perché progetti come quello presentato oggi meritano di essere valorizzati: le potenzialità delle api nella ricerca e nella salute dell’ambiente sono vastissime e ancora inesplorate”, ha aggiunto Ciambetti.

Il presidente dell’associazione ‘Apicoltori Veneto’, Gerardo Meridio, ha sottolineato come le “api, garantendo l’impollinazione, sono fondamentali per salvaguardare il nostro ecosistema e anche l’intera catena agroalimentare, assicurando la presenza dei foraggi. Sicuramente, i pesticidi sono dannosi per l’uomo e anche per le api: su questo fronte, dobbiamo collaborare con il mondo dell’agricoltura. Ma la novità, oggi, è che le api stanno morendo di fame, soprattutto a causa delle culture intensive e della desertificazione delle campagne, ma anche dei cambiamenti climatici. Il progetto presentato oggi e la collaborazione istituzionale possono aiutare l’apicoltura: serve creare un ambiente favorevole alle api, coltivando piante nettarifere e piante che abbiano fioriture diverse, a scalare. Le cave andrebbero ripristinate a uso delle api, per ricavare un miele con il simbolo ‘Cave Amiche delle Api’”.

Il presidente dell’Albo dei Cavatori del Veneto, Marco Vaccari, ha ringraziato innanzitutto *“il presidente del Consiglio regionale Ciambetti per aver creduto e sostenuto il nostro progetto. Ringrazio anche il presidente dei Lions ‘La Rotonda’ per averci messo in contatto con l’associazione regionale ‘Apicoltori del Veneto’ nell’ambito del progetto ‘Ridiamo un sorriso alle api’, permettendoci così di sviluppare una progettualità che era nei nostri programmi fin dal 2022 e che ora ha potuto trovare il giusto partner per prendere il via. Ringrazio soprattutto i Cavatori qui presenti che hanno aderito da subito e con entusiasmo al progetto, candidando le loro cave a diventare le prime ‘Cave Amiche delle Api’.

Oggi, noi cavatori celebriamo un’iniziativa che unisce innovazione, sostenibilità e territorio, dimostrando come il nostro settore possa contribuire attivamente alla tutela dell’ambiente e al benessere della comunità. Con il progetto ‘Cave Amiche delle Api’, facciamo un passo in avanti nella gestione delle nostre aree, trasformandole in veri e propri poli di biodiversità. Grazie alla collaborazione con l’associazione regionale ‘Apicoltori del Veneto’, le nostre cave diventano spazi dedicati alla tutela degli insetti impollinatori, fondamentali per l’equilibrio dell’ecosistema e per la qualità delle produzioni agricole.

Attraverso la piantumazione di essenze mellifere, la creazione di apiari e percorsi didattici, offriamo un contributo concreto alla salvaguardia della biodiversità e alla crescita della filiera apistica. Il nostro settore guarda avanti con visione e responsabilità. Le cave non sono solo luoghi di produzione di materiali necessari al territorio, ma anche spazi che possono generare valore per l’ambiente, l’agricoltura e le comunità locali. Lavoriamo per integrare sempre di più sostenibilità, tecnologia e tradizione, promuovendo progetti che rafforzano il legame tra industria, natura e persone. Il progetto ‘Cave Amiche delle Api’ è il primo in Italia, un modello replicabile e innovativo, che dimostra come lo **sviluppo possa andare di pari passo con il rispetto per l’ambiente”.

L’Albo dei Cavatori del Veneto, nato nel 1993 e riconosciuto giuridicamente dalla Regione del Veneto nel 1995, riunisce un centinaio di aziende del settore estrattivo. Da decenni, è il principale interlocutore tra il mondo produttivo e le istituzioni, con l’obiettivo di promuovere pratiche di gestione responsabile e innovativa delle cave.

Grazie al progetto ‘Cave Amiche delle Api’, le aree di cava vengono ripensate per diventare ambienti che favoriscono la biodiversità e l’ecosistema locale. Le cave possono trasformarsi in oasi per le api, aree di ricarica delle falde acquifere, bacini di raccolta idrica, centrali di produzione di energie rinnovabili, aree di stoccaggio della CO2 e spazi educativi.

L’associazione regionale ‘Apicoltori del Veneto’, con oltre 3.000 soci tra professionisti e appassionati, è un punto di riferimento per la tutela delle api e la produzione di miele di qualità. Grazie a una rete di otto centri provinciali, l’associazione garantisce assistenza tecnica, formazione e supporto per gli apicoltori, contribuendo alla salvaguardia degli impollinatori, essenziali per la biodiversità.

Le api sono infatti sentinelle della biodiversità: la loro presenza e il loro benessere indicano la salute dell’ambiente. Tuttavia, negli ultimi anni, l’uso di pesticidi, il cambiamento climatico e la perdita di habitat naturali hanno minacciato gravemente la loro sopravvivenza.

Grazie al progetto ‘Cave Amiche delle Api’, gli apicoltori del Veneto avranno a disposizione nuove aree sicure e prive di sostanze nocive, ideali per il posizionamento delle arnie e il ripopolamento delle api. Inoltre, saranno realizzati apiari didattici e percorsi educativi, per sensibilizzare scuole e cittadini sull’importanza dell’impollinazione per la sicurezza alimentare e la biodiversità.

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