Lupi, incontro in Provincia: “Chiediamo un piano di contenimento e un fondo per gestire i danni”

Si è parlato di animali nocivi e lupi stamattina nella sala Consiglio della Provincia di Vicenza, gremita oltre la sua capienza a testimoniare che i temi nel vicentino sono caldi.

Convocati dal presidente Andrea Nardin e dal vicepresidente Moreno Marsetti, erano presenti sindaci, associazioni di categoria, consorzi di bonifica, unioni montane e la Polizia Provinciale di Vicenza con il comandante Gianluigi Mazzucco.

“A breve incontrerò il sottosegretario del Ministro dell’Ambiente Claudio Barbaro -ha annunciato Nardina cui abbiamo scritto una lettera firmata da 40 sindaci vicentini preoccupati non tanto e non solo della massiccia presenza del lupo nel vicentino, ma ancor più della confidenza che questo animale sta sviluppando nei confronti dell’uomo, avvicinandosi sempre più alle abitazioni e predando dentro ai recinti, mettendo a rischio animali da allevamento e da affezione.”

I numeri ufficiali parlano di 80 lupi nel vicentino, anche se nella realtà sarebbero molti di più. Le predazioni su animali da allevamento e da compagnia sono passate dalle 101 del 2023 alle 193 del 2024. A proposito di predazioni, la Regione Veneto mette a disposizione un fondo per gli indennizzi “che però non copre le predazioni su animali da compagnia -ha specificato Marsettie copre solo parzialmente i danni subiti dagli allevatori: sarebbe forse meglio e più opportuno investire questi fondi in prevenzione, in un tavolo che con dati scientifici alla mano studi un piano di contenimento, piuttosto che in indennizzi a danno subito.”

“Chiediamo un piano di contenimento -ha chiarito Nardinaltri Stati europei ce l’hanno, nel rispetto della normativa europea vigente, ed è necessario che anche per l’Italia sia previsto, per ristabilire una convivenza pacifica che la confidenza del lupo sta mettendo in pericolo.”

Altro tema affrontato è stato quello degli animali nocivi, in primis nutrie e piccioni, ma anche cinghiali e corvidi. Animali su cui esiste un piano di contenimento messo in atto da Polizia Provinciale e volontari appositamente formati. Nel 2024 sono stati effettuati circa 17.000 prelievi, tra cui 1.805 cinghiali, 911 nutrie, 2.039 corvidi, 12.128 colombi.

“Ma non basta -ha sottolineato Marsettii Comuni sono costretti ogni anno a stanziare ingenti risorse non solo per il prelievo dei colombi, ma anche per garantire igiene e decoro dove i colombi sporcano. Pensiamo ai parchi pubblici, ai monumenti, ai davanzali delle scuole, luoghi sensibili che dobbiamo tenere puliti dal guano, altrimenti c’è il rischio di malattie. Chiediamo che, visto che si tratta di animali selvatici su cui lo Stato ha la competenza, sia lo Stato a dover sostenere queste spese che per i Comuni diventano sempre più pesanti, andando ad erodere i fondi che vorremmo destinare ad altro, come il sociale e la scuola.”

Ai danni causati dai piccioni si aggiungono quelli dei cinghiali o dei corvidi, che rovinano intere colture, e quelli delle nutrie sull’ambiente, che scavando buche sugli argini li rendono fragili e soggetti ad esondazioni.

“La Provincia di Vicenza -ha concluso Nardinsta elaborando un protocollo che sottoscriverà con i sindaci e invierà in Regione e allo Stato per chiedere maggiori risorse per la gestione della fauna selvatica, per far fronte a danni sempre più ingenti e sempre più a carico dei Comuni.”

c.stampa

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