“Le Bille” storie di un paese. In scena all’Hotel Col del Sole lo spettacolo di Giorgio Spiller

“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via”, diceva Cesare Pavese. Il paese di Treschè Conca si raccoglie, per ricordare chi se ne è dovuto andare e abbracciare chi torna a cercare le proprie radici. “Le Bille”, in programma venerdì 24 gennaio alle 20,30 presso l’Hotel Col del Sole di Treschè Conca, nasce con l’intento di omaggiare due sorelle protagoniste della Resistenza locale costrette nel dopoguerra al dispatrio e mancate tra il 2016 e ’17.

Attraverso le parole di Maria ed Erminia Panozzo Bille, raccolte durante interviste telefoniche nel 2012 e a cui prestano la voce Chiara Polato, concata d’adozione, e la padovana Diana Norbiato, l’artista Giorgio Spiller ha ricostruito una conversazione virtuale vivace e puntuale, farcita di dialetto e termini inglesi. «La mia first mission xe sta nel febbraio del ’44, me vien da ridare, parché gavevo disissete ani e gerimo tutti bociasse», mi ha raccontato Maria, che con nonna, mamma e sorelle gestiva all’epoca un’osteria crocevia di incontri tra soldati tedeschi, fascisti e ribelli – spiega Spiller – donne costrette a destreggiarsi in un mondo di uomini dove da ogni parte serpeggiava la misoginia.

Si rievocano così vicende e personaggi sbiaditi nella memoria collettiva, dai comandanti partigiani al prete del villaggio che controllava che le ragazze non indossassero peccaminose calze con la riga, con il supporto di foto d’epoca provenienti dal prodigioso archivio di Spiller e l’intervento di Francesco Brazzale da Fara per raccontare il pirotecnico wedding comunista di Maria con il farese Ferrante Ghirardello. «Se hai una tavolozza ricca di tanti colori per creare sfumature, velature e trasparenze, è più facile che ne esca un bel quadro. Con ‘Le Bille’ la tavolozza sta addirittura esuberando, strabordando di contenuti e personaggi tanto che faccio fatica a trovare posto per tutti», anticipa l’autore.

Un posto d’onore lo avrà sicuramente Elide Panozzo Pezzata, figlia di Erminia, in visita da Austinmer al paese natale dei suoi genitori ma anche suo, visto che è nata a Treschè Conca nel 1949 per emigrare nel ’51 in Australia. ‘Le Bille’ ha l’egida dell’Ecomuseo Cimbro dei Sette Comuni proprio perché, come spiega Andrea Cunico Jegary, che cura la grafica della narrazione e la comunicazione dell’evento, «l’obiettivo dell’Ecomuseo è quello di contribuire a narrare la storia che abbraccia tutti i Sette Comuni e che ancora vive nella toponomastica dei cognomi e soprannomi delle famiglie, delle contrade e delle vie, di tutto il nostro patrimonio naturale, rurale e civile».

Un paese ci vuole, anche per il gusto di tornare.

c.s

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Siamo presenti anche su TELEGRAM, iscriviti al nostro gruppo per rimanere aggiornato e ricevere contenuti in esclusiva: https://t.me/settecomunionline