Continuano, purtroppo, gli episodi di furti nei negozi dell’altopiano. Questa volta a farne le spese è stata la scultura del “cinghiale bianco”, un’opera realizzata con dedizione dall’artista ed ex Assessore al turismo Nicola Lobbia. Il furto è avvenuto ieri presso la “Casetta degli scultori” ad Asiago. L’opera era stata prestata in esposizione all’amico e collega Marco Pangrazio proprio il giorno stesso.
Purtroppo, non è la prima volta che Lobbia subisce un furto. In passato, l’artista ha raccontato di episodi analoghi, come il furto di occhiali dal suo negozio, soprattutto durante l’alta stagione, quando l’alto flusso di persone porta con sé episodi di microcriminalità. Tuttavia, la perdita del “cinghiale bianco” ha lasciato un segno diverso. “Venire derubati di una propria opera lascia un dispiacere che va oltre l’aspetto economico. Non è solo l’oggetto a mancare, ma il tempo, le emozioni e i sentimenti che l’artista trasferisce nel suo lavoro”, spiega Lobbia.
La scultura, realizzata con maestria, rappresentava più di un semplice oggetto d’arte: è una testimonianza tangibile del talento e della dedizione che l’artista riversa nelle sue creazioni. “Il tempo che serve per realizzare una scultura consente di trasferirvi sentimenti, emozioni e un pezzo di sé. Sapere che ora appartiene a qualcuno che probabilmente non ne comprende il valore è ciò che più dispiace”, aggiunge l’artista.
L’episodio ha suscitato indignazione di tanti amici e conoscenti, che hanno espresso vicinanza all’artista sui social.
La speranza, ora, è che il ladro si renda conto della gravità e dell’insensatezza del proprio gesto e, mosso da un sincero rimorso, restituisca il Cinghiale Bianco al suo legittimo proprietario, privato non solo di un oggetto, ma di un frammento della propria anima.
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