L’Asiago Hockey si arrende al Vorarlberg. AAA grinta cercasi

Asiago Hockey vs Pioneers Vorarlberg
Foto di Serena Fantini

È tempo di bilanci in casa Giallorossa. Ieri sera la Migross Supermercati Asiago è capitolata tra le mura dell’Odegar sotto i colpi dei Pioneers Vorarlberg, squadra ultima in classifica, con il netto risultato di 1-4. A raccontare meglio la partita alla quale hanno assistito i duemila spettatori presenti sarebbe però lo 0-3 fisso sul tabellone fino a tre quarti del terzo tempo: zero inventiva, zero grinta, nemmeno un filo di indignazione sugli spalti. Dal lato austriaco, un gioco pesante e aggressivo, con dischi finiti un po’ dappertutto tra il pubblico, ma una difesa a maglie strette. Dal lato italiano, troppi spazi aperti in difesa e sui pattini solo i fantasmi dei grandi nomi che si conoscono. In tanti si chiedono cosa non stia funzionando in una squadra che, sulla carta, avrebbe i numeri per fare molto meglio di così. Manca l’attaccamento alla maglia? Scarseggia la motivazione? Ci sono problemi che non si vogliono rendere pubblici? Di sicuro questo Asiago è sulla via giusta per finire nell’ombra. Anche la Curva Sud inizia a spazientirsi e, dopo il comunicato diffuso qualche giorno fa, ieri sera durante la frazione centrale sono comparsi due striscioni con i quali i tifosi chiedevano “rispetto, chiarezza e una società all’altezza”. Non si fermano comunque durante il resto del match i cori per incitare la squadra.

Quello che dispiace senza dubbio è vedere i volti abbattuti dei giocatori a fine partita. Un avvilimento generale che si teme possa provocare ancora più danni delle continue sconfitte, negli spogliatoi oltre che sul ghiaccio.

Asiago Hockey vs Pioneers Vorarlberg - Curva Sud
Lo striscione di protesta dei tifosi della Curva Sud

Asiago che dunque resta in undicesima posizione con 26 punti, a pari merito con l’Innsbruck che per fortuna ieri ha perso con il Linz, ma con una partita in meno giocata rispetto agli austriaci. Poco più sopra, la decima posizione che basterebbe ai Giallorossi per garantirsi la qualificazione ai pre-playoff, con un Valpusteria però a sei punti di distanza che significano aritmeticamente due partite da vincere con punteggio pieno (sebbene l’altra squadra italiana abbia due partite in meno giocate). L’Asiago, se vuole arrivare a vedere un accenno di primavera, dovrà riprendere in mano le sue sorti, senza attendere che la classifica si smuova grazie agli errori delle altre squadre.

Il resoconto del match

Già nel primo tempo gli ospiti si portano in vantaggio al 4′ con Keefer che pesca il disco passato da Metzler e lo insacca. All’8′ i Pioneers raddoppiano con Pallestrang che sfrutta il traffico davanti a Fazio per spedire il puck in rete dalla blu. Al 9′ Moutrey prova a concludere ma trova Madlener. Ancora Moutrey al 12′ a servire Moncada davanti porta, ma il tiro finisce fuori. Al 15′ power play per gli ospiti e l’Asiago si difende bene in inferiorità. Sul finale Gennaro sciupa un’occasione d’oro sotto porta.

La frazione centrale si apre con i Giallorossi in superiorità numerica che provano ad accorciare con Kaspick arrestato da Madlener. Al 4′ i Pioneers riprendono in mano il gioco con Centazzo che scappa sulla destra e serve per Sowder, che beffa Fazio siglando il terzo goal. A metà periodo penalità per Kaspick. Saracino si impossessa del disco e parte in contropiede, ma il goalie austriaco si fa trovare sempre pronto. All’11’ Centazzo fa suonare il palo della porta Stellata. Al 15′ Cairns viene fatto accomodare in panca puniti, senza ripercussioni per i suoi.

Nel terzo tempo la tensione tra le formazioni è palpabile. Al 3′ bel tentativo di Rigoni #19 che prova un tiro dallo slot, fermato col gambale da Madlener. Un minuto più tardi triangolano Cairns, Ierullo e Saracino, il cui tiro finisce sempre nelle grinfie del goalie avversario. Ci provano ancora Saracino e Gennaro, che soli di fronte alla porta sprecano l’unica vera occasione del match da non perdere. Gli Stellati provano a spingere ma non c’è spazio dagli avversari e Fogarty già al 14′ richiama Fazio in panchina. Basta poco al Vorarlberg per mettere nel mirino la porta vuota dell’Asiago e segnare dalla distanza la rete dello 0-4 con Passolt. A una manciata di secondi dalla sirena finale Porco straccia lo shutout di Madlener regalando ai suoi almeno il goal della bandiera.

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