“Il Veneto chiude i primi otto mesi del 2024 con segnali positivi su più fronti economici e sociali, secondo quanto riportato nell’ultimo Bollettino socio-economico regionale. Nonostante il contesto internazionale incerto, il PIL regionale è previsto in crescita: +0,8% nel 2024 e +0,9% nel 2025, in linea con le previsioni nazionali. Sul fronte dell’inflazione, a settembre 2024 il Veneto registra il livello più basso dell’anno (+0,9%), confermando la tendenza al ribasso grazie alla stabilizzazione dei prezzi energetici e al rallentamento di alcuni servizi chiave come trasporti e alloggio. Il turismo, pilastro dell’economia veneta, prosegue il suo trend positivo: da gennaio ad agosto 2024, gli arrivi sono aumentati del +2,6% e le presenze dell’+1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Particolarmente dinamico il comparto extralberghiero, che mostra ulteriori incrementi rispetto al 2023. Anche sul fronte occupazionale, il Veneto si conferma una delle regioni leader in Italia. Nel secondo trimestre 2024, il tasso di occupazione raggiunge il 70,8%, ben al di sopra della media nazionale del 62,3%, superando anche i livelli pre-pandemia del 2019 (67,9%). Sebbene i valori siano leggermente inferiori ai record del 2023, i dati attestano una solidità del mercato del lavoro regionale”.
Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, sottolinea alcuni dati contenuti nel bollettino socio-economico di ottobre, redatto dalla Statistica regionale, in cui si analizzano i dati congiunturali che riguardano: imprese; interscambio commerciale; turismo; giovani e istruzione; mercato del lavoro; ambiente e clima; mobilità e trasporti; popolazione e società.
“Il Bollettino mette in luce anche segnali incoraggianti sul fronte sociale: nel 2023, la percentuale di popolazione veneta a rischio di povertà o esclusione sociale scende al 14,1%, contro il 22,8% della media italiana – prosegue il Governatore -. Circa 700 mila persone restano coinvolte dal fenomeno, ma la ripresa economica e l’occupazione crescente contribuiscono a migliorare la situazione rispetto agli anni della pandemia. Non mancano aspetti critici, come la lieve contrazione del numero di imprese attive nel terzo trimestre 2024 (-0,4% rispetto allo stesso periodo del 2023), che coinvolge soprattutto i comparti agricolo e industriale. Positiva, invece, la stabilità nelle costruzioni e nei servizi, trainati dalla crescita delle attività finanziarie e professionali”.
“Un dato confortante riguarda la sicurezza stradale in Veneto, che nel 2023 ha registrato progressi significativi: gli incidenti con lesioni sono diminuiti del -3,4%, le vittime del -3,7% e i feriti dell’1,7% – conclude il Presidente -. Tuttavia, la qualità dell’aria resta un tema cruciale, con il PM10 ancora oltre i limiti consentiti, nonostante segnali di miglioramento nel lungo periodo. Il Veneto dimostra dunque resilienza e capacità di crescita, ponendosi come modello di equilibrio tra sviluppo economico e attenzione al benessere sociale e ambientale”.
c.stampa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Siamo presenti anche su TELEGRAM, iscriviti al nostro gruppo per rimanere aggiornato e ricevere contenuti in esclusiva: https://t.me/settecomunionline