Gli Asiago Vipers travolgono Forlì e fanno sentire il fiato sul collo a Milano

Coach Luca “Tapio” Rigoni, complice l’abbondanza, mescola un po’ i blocchi e la partenza lanciata dei suoi “spacca” subito la partita: Berthod, dopo il gol in Supercoppa, si sblocca anche in campionato con una bella azione personale. Trascorrono 16” e Dal Sasso effettua un passaggio a tutto campo per Francesco Campulla, che aspetta l’inserimento di “Lello-gol” Tessari, bravo ad infilare Cipriano. Altri 30” e stavolta è la traversa a negare il 3-0 al Campulla più “vecchio”. Reazione poco convinta dei War Pigs, che, orfani di tre punti cardine come Facchinetti, Mazzoni e Ballarin, non pungono nemmeno in power-play. Al contrario, i Vipers lo sfruttano per allungare con una “demi-volée” di Alessandro Rossetto. Il poker, invece, lo cala Lievore dopo l’ottimo lavoro in pressione di Pierpaolo Rigoni. I ragazzi, comprensibilmente, rallentano e Stevan “entra in partita” con un paio di parate importanti. A rovinare la serata, però, è l’uscita dalla pista per infortunio (alla spalla destra) di Dal Sasso; al suo posto Lazzari, bravissimo al 17’ in copertura.

In avvio di secondo tempo Ale Rossetto firma la sua doppietta personale raccogliendo un passaggio di “Campullino” da dietro porta e infilando Cipriano con un preciso rasoterra fra i gambali. Con il risultato in ghiaccio, coach Rigoni continua i suoi esperimenti (leggi Pierpaolo Rigoni schierato in inferiorità), mentre la partita progressivamente si spegne. Lorenzo Campulla la illumina con un paio di giocate da applausi, ma il n.5 continua a non trovare la via del gol. Su un capovolgimento di fronte, invece, la trova Mucchetti, che sfrutta lo spunto sulla destra di Carli.

Le due squadre, superata metà frazione, cambiano i portieri. Poco lavoro per Fracaro, dall’altra parte Bellantonio capitola sul tiro all’incrocio di Corà, ma nel finale si guadagna gli applausi per una gran parata su Vellar.

«Era una partita – ha commentato a fine partita il Presidente Fabio Forte – in cui dovevamo vincere e convincere. Diciamo che ci siamo riusciti almeno in parte perché dopo una partenza convinta e “cattiva” siamo tornati a giocare, soprattutto nella ripresa, in maniera troppo egoistica e poco efficace. Le prossime due partite diranno tanto sul resto della stagione e urge “scalare una marcia” se vogliamo tener testa a Vicenza e Milano, che come concretezza sono davvero impressionanti. Speriamo di recuperare in fretta Dal Sasso e che ci possano essere anche buone notizie sul rientro di Munari!».