Non si placa la polemica sulla destinazione dei fondi per la legalità assegnati all’ex amministrazione comunale di Enego, guidata da Ivo Boscardin. Dopo le dichiarazioni rilasciate in merito al sostegno dedicato alle scuole del paese, smentite ufficialmente da don Federico Meneghello, fino a poco tempo fa legale rappresentante della scuola materna, il gruppo consiliare “Un futuro per Enego” torna a parlare.
Secondo gli amministratori, ora in minoranza all’interno del consiglio comunale di Enego, le somme al centro dell’inchiesta sono state destinate dallo Stato alle “persone che sono state oggetto di pesanti atti denunciati e accertati dalle forze dell’ordine. Il Decreto relativo ai fondi assegnati dal Ministero dell’Interno per gli atti intimidatori subiti dagli Amministratori chiarisce e definisce che si tratta di un contributo erogato sulla base di quanti atti intimidatori ci sono stati nell’anno (fanno fede le denunce) e i contributi vengono destinati per finalità di rilievo tra cui testualmente si recita “a favore degli amministratori locali che hanno subito episodi di intimidazione nello svolgimento delle funzioni istituzionali esercitate”.
I circa 40 mila euro versati al Comune di Enego sarebbero quindi un risarcimento da parte dello Stato per sostenere gli amministratori pubblici, “chi lavora e opera per il bene del paese e ce ne rimette personalmente e direttamente con danni volti a sé ed alla propria famiglia per le offese ricevute: lo Stato vuol dire agli amministratori che subiscono, come noi abbiamo subito, che non bisogna mollare e che riconosce il danno morale e materiale penalizzando in modo esplicito coloro che hanno diffamato e intimorito”.
“Un futuro per Enego” entra nel dettaglio dei contributi erogati utilizzando queste somme: “Abbiamo destinato e messo a disposizione subito un fondo di 2 mila euro per le scuole e un altro di 3 mila euro per il Comune. Il fondo alle scuole non è ancora stato erogato materialmente, è fermo là in Comune
e l’Amministrazione Comunale, che è in carica dal 2023, ancora non ha pagato. Noi, in linea con l’impegno che alla fine del nostro mandato avevamo assunto, abbiamo incontrato il Dirigente Scolastico e preso accordi per ulteriori erogazioni, non certo a cura della nuova Amministrazione che ancora non paga alle scuole quanto lasciato, per iniziative che si stanno prevedendo in prossimo sviluppo. Così intendiamo agire e, non solo, ma abbiamo già agito garantendo anche il sostegno personale alle Suore della Scuola Materna, alle quali abbiamo già erogato contributi quale aiuto economico personale in segno di riconoscimento per il ruolo educativo fondamentale volto alla nostra comunità e per l’impegno profuso nella nostra Scuola Materna, in modo che potessero usarlo autonomamente”.
Stando a quanto dichiarato dal gruppo di minoranza, l’ex sindaco Boscardin sarebbe stato sorvegliato dalle forze dell’ordine nel 2021 per garantire l’incolumità sua e della famiglia, a causa delle minacce ricevute. “Le somme a noi destinate dallo Stato sono ora nelle casse comunali, gestite dalla nuova amministrazione. Cosa ne hanno fatto?
Non siamo mai stati interpellati sulla destinazione di questi fondi, nonostante la nostra formale richiesta. Di ciò abbiamo avvisato anche il Prefetto. Eppure siamo noi i soggetti lesi. Non solo, anche un consigliere di maggioranza nel 2022 ha visto imbrattare la propria casa con parole volgari e calunniose! Se ne rende conto? Pensa che l’attuale
amministrazione abbia provveduto a versare il rimborso che gli spetta per i danni subiti alla propria abitazione nonostante numerosi solleciti? No, non è avvenuto a 18 mesi di distanza”.
Infine, con il comunicato arriva un’accusa diretta all’ex parroco di Enego, don Federico Meneghel: “Da un dove nasce tutta questa vicenda? Lo si capisce quando si prende visione di un aggiornamento WhatsApp apparso poco dopo che i cronisti di Report si sono presentati a Enego. L’ex parroco di Enego, don Federico Meneghel, componente del cosiddetto Tavolo di Legalità creato in Giunta da questa Amministrazione in via autonoma poco tempo fa, Tavolo che decide come impegnare e impiegare i contributi pervenuti a sostegno di noi Amministratori offesi, espone simboli di forza e muscoli nonché una foto sua con il giornalista di Report Ranucci. Questo è lo scoop, – si legge nella nota – una violenza e persecuzione organizzata, pesante, volta a distruggere amministratori e famiglie che sono gli offesi e ancora subiscono violenza e denigrazione senza che nessuno si preoccupi di verificare chi ha organizzato ed attuato tutto ciò. E guarda caso, con l’ingresso della nuova Amministrazione gli atti intimidatori cessano. L’obiettivo era distruggere la credibilità e la dignità delle persone, non la politica. Noi che abbiamo realizzato 8 milioni di opere pubbliche e lasciato 3 milioni circa di cassa con un pensiero lungimirante da buon padre di famiglia per poter proseguire le importanti opere del paese
già progettate. Cosa ha fatto finora la nuova Amministrazione? Al nostro ingresso abbiamo trovato un Comune con gravi carenze di personale e lo abbiamo lasciato in efficienza: ora ci risulta che da un anno e mezzo non ci sia più nessuno in ufficio tecnico e che quattro persone se ne sono andate. Ci sono lavori che la nostra Amministrazione aveva appaltato e contrattualizzato e nulla parte, così
come non partono l’acquedotto di Marcesina e altri progetti avviati e di cui non si sa più nulla, se non che nulla è più stato fatto. Questo è lo scoop che nessuno sta vedendo: lo spreco di denaro pubblico e un Comune ove nessuna
opera esiste più e dove si cerca di spostare l’attenzione denigrando l’opposizione politica”.
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