Vipers spietati, la Super Coppa italiana torna ad Asiago!

La storia si riscrive sulla pista di Forlì, dove gli Asiago Vipers hanno ottenuto una schiacciante vittoria per 5-3 sull’HC Milano, conquistando l’ottava Supercoppa con una prestazione impeccabile. Dopo il successo milanese dello scorso anno, i Vipers sono tornati in campo con una grinta rinnovata, determinati a riprendersi ciò che era sfuggito per un soffio. Con un gioco incisivo, un Stevan in grande spolvero e una gestione perfetta delle superiorità numeriche, le vipere hanno dominato i 40 minuti di gioco regalando ai tifosi un trofeo tanto atteso quanto meritato.


Il resoconto dei Vipers

La partita, sulla pista di Forlì davanti a una bella cornice di pubblico (e tanti atleti/e presenti al Trofeo delle Regioni) inizia subito a mille all’ora: traversa di Francesco Campulla da una parte, “gambalata” di Stevan a fermare Cech dall’altra. Milano-Asiago è così, mai un attimo di pausa. Al 4’ Dal Sasso, grande protagonista, attira su di sé gli avversari e innesca sulla sinistra Berthod il cui chirurgico raso-pista trova il pertugio tra i gambali di Mai. Masiero, una manciata di secondi dopo, fa un gran numero in area, ma non trova più il disco a due passi dal possibile pari.

Due azioni di rimessa “rischiano” invece di produrre il raddoppio, Mai dice no a Rossetto e a Lievore. Dal possibile 0-2 si passa così all’1-1: in power-play Ferrari, troppo libero nello slot, raccoglie la respinta di Stevan e insacca da due passi. Un’occasione per parte; poi tocca ai Vipers giocare con l’uomo in più: Dal Sasso, smarcato da un “cioccolatino” di Tessari, conclude praticamente a porta vuota, scheggiando però la traversa. Il nuovo vantaggio arriva subito dopo e a infilare il disco alle spalle di Mai ci pensa Rossetto con un disco fra portiere e primo palo.

Prima del riposo altra chance per Lievore, “aiutato” da Brianzoni nel non concludere al meglio (impossibile non fischiare un fallo di tale evidenza!), e sul fronte opposto per Ferrari, su cui è provvidenziale Baù in copertura.

Nel secondo tempo è ancora lo “special team” a fare la differenza: prima con Dal Sasso che infila Mai con una beffarda conclusione al volo e quindi con Lazzari che avanza e inchioda il portiere rossoblu (ancora sul primo palo). È 1-4! Milano però non muore mai e così serve un super Stevan per respingere il tiro da sottomisura di Bellini. In power-play Banchero spolvera la traversa; poi una sbavatura in disimpegno (troppo narcisista “Campullino” nel non voler liberarsi di un disco “sporco”) costa la seconda rete di Ferrari che, di controbalzo buca Stevan dalla parte del biscotto.

I rossoblu riprendono fiducia,le vipere si fanno schiacciare un po’ troppo e allora ci pensa “Stewie”, strepitoso con la “pinza” sul tocco a botta sicura di Banchero, liberato da un gran passaggio di Bellini. Parata da “sliding door” perché i Vipers riprendono a giocare con maggior lucidità. Il tempo scorre e a 2’20” dal termine Milano toglie il portiere, ma Dal Sasso recuperato il disco avanza e lo spedisce nella porta rimasta vuota. È fatta. Quasi. C’è ancora spazio per un altro assalto del Milano che trova il 3-5 con il solito, indomito Ferrari (aiutato da una deviazione di un difensore arancionero che fa alzare il disco di quel che basta per mettere “fuori gioco” Stevan). Il tempo però torna a scorrere: dieci, nove, otto, sette, sei, cinque, quattro, tre, due, uno, zero. È Supercoppa! È un mix di abbracci, gioia, festa, in pista e fuori. È capitan Rodeghiero che solleva al cielo il secondo trofeo in meno di un anno solare. È soprattutto GRAZIE RAGAZZI!

Nella mixed-zone del pattinodromo di Forlì è il Presidente Fabio Forte a dare la “buonanotte”: «Ci siamo presi una parte di ciò che abbiamo lasciato in pista lo scorso anno sia qui a Forlì che in gara 5 a Milano. Siamo contenti e orgogliosi di ciò che abbiamo fatto e non ho alcun dubbio che questa Supercoppa sia tanto meritata quanto frutto di vivida passione e lucida progettualità. Abbiamo avuto pazienza e ora possiamo provare a divertirci ancora!».

MILANO-ASIAGO VIPERS 3-5 (pt 1-2)

Primo tempo: 4’44” Berthod (A), 12’41” Ferrari (M), 16’10” Rossetto (A).
Secondo tempo: 5’02” Dal Sasso (A), 7’38” Lazzari (A), 10’29” Ferrari (M), 18’04” Dal Sasso (A), 19’12” Ferrari (M).
Credit foto: Vanessa Zenobini
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