I motivi che hanno spinto RCS a cambiare i piani sono ancora avvolti dal mistero. Tra le prime indiscrezioni, alcune fonti rivelano che il nodo principale riguarderebbe la partenza della corsa dall’Albania, come suggerito da un post di Andrea De Luca, giornalista della RAI. Secondo quanto riportato, la prevista partenza da Tirana potrebbe essere stata ostacolata da problemi logistici, anche se non è stato chiarito cosa, nello specifico, stia impedendo l’avvio del Giro dal territorio albanese.
RCS starebbe considerando un piano alternativo che potrebbe includere la Sicilia come punto di partenza. Questo piano B, ancora in fase di valutazione, prevedrebbe tre tappe siciliane, toccando città come Palermo, Agrigento, Ragusa e Messina. Tra le ipotesi, una tappa a cronometro potrebbe prendere il posto della frazione contro il tempo inizialmente prevista attorno a Tirana. Si manterrebbe comunque un giorno di riposo aggiuntivo per agevolare il trasferimento in Puglia e riallacciarsi al tracciato originale che, come annunciato nel nostro articolo di qualche giorno fa, prevederebbe anche un arrivo di tappa ad Asiago.
In questo scenario in continuo sviluppo, la giornata è stata segnata da ulteriori colpi di scena. Alle 17:28, il direttore generale di RCS sport, Paolo Bellino, ha smentito la possibilità di un cambio di località per la partenza, attribuendo lo slittamento esclusivamente a “un problema tecnico di RCS” e affermando che i rapporti con l’Albania rimangono solidi. Nonostante la smentita, in serata la trasmissione televisiva Rai “Radiocorsa” ha comunque confermato la presenza di difficoltà organizzative legate alla partenza albanese.
L’intricata vicenda della partenza del Giro d’Italia 2025 si fa quindi sempre più misteriosa. Ora non resta che attendere una comunicazione ufficiale da parte degli organizzatori che faccia finalmente chiarezza su questo giallo “rosa”.