CENTO ANNI DEL PONTE DI ROANA! La sua genesi in un’antica e preziosa cartolina

La cartolina del Ponte di Roana inviata nel 1922 durante la sua costruzione, un documento storico conservato dalla famiglia Palloni che ci restituisce un pezzo di storia locale e nazionale, con importanti legami familiari.

Si celebra oggi il centenario del Ponte di Roana e una nostra lettrice, la signora Mariarita Golfieri Palloni, ci ha gentilmente inviato una splendida e preziosa cartolina che ritrae proprio il Ponte di Roana durante la sua costruzione. Un documento particolarmente interessante che condividiamo con voi lettori nel giorno delle celebrazioni per il centenario del viadotto.

Inviata durante il periodo pasquale del 1922, la cartolina, oltre alla fotografia di proprietà della Bonomo figli ed Editori, riporta il timbro poco leggibile del 14 aprile. Proveniente da Galliano Galliani, lo zio quasi coetaneo del Grand’Ufficiale Gabriele Sbrozzi, Segretario Capo del Consorzio Autonomo del Porto di Genova, questa testimonianza epistolare assume un significato speciale: Gabriele, infatti, sarebbe scomparso alla fine di quello stesso anno a causa di una malattia incurabile. Il documento, conservato nell’archivio della famiglia Palloni di Rimini, ci restituisce non solo un interessante documento fotografico sulla costruzione del ponte, ma anche uno scorcio della vita di un’epoca passata, intrecciando affetti familiari e importanti figure del tempo.

Il Ponte di Roana: cenni storici

Verso la fine del XIX secolo sull’Altopiano di Asiago si discusse della necessità di costruire un ponte che collegasse Roana e Canove, separati dalla profonda spaccatura della Val d’Assa. Nel 1894 fu approvato il progetto e i lavori iniziarono nel 1896 su disegno dell’ingegnere Aurelio Slaviero di Asiago. L’opera, costata oltre mezzo milione di lire, fu completata e aperta al pubblico solo nel 1906. Il ponte misurava 135 metri di lunghezza e 80 metri di altezza, sostenuto da due piloni in pietra che reggevano una grande trave reticolare in acciaio.

Con lo scoppio della prima guerra mondiale, l’Altopiano dei Sette Comuni si trovò lungo la linea del fronte. Durante la ritirata italiana del 22 maggio 1916, in seguito all’offensiva austro-ungarica di primavera, il ponte fu distrutto, nonostante l’evacuazione dei paesi non fosse ancora completata. Tuttavia, poco dopo, l’esercito austro-ungarico lo rese nuovamente operativo.

Dopo la fine della guerra, nel 1919, il Comando supremo italiano indisse un concorso per la ricostruzione del ponte, vinto dalla ditta milanese Bianchi-Steiner & C. La nuova struttura, realizzata in cemento armato con tre arcate, di cui quella principale con una luce di 58 metri, fu inaugurata il 24 settembre 1924 alla presenza di Benito Mussolini.

Ponte di Roana pre-distruzione
Il Ponte di Roana prima che venisse fatto saltare in aria

 

 

 

Oggi Roana celebra il Centenario del suo ponte. Il programma della giornata

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