In una giornata da tregenda sotto una pioggia a catinelle una commovente Elisa Longo Borghini lotta come un guerriera e porta a casa una meravigliosa medaglia di bronzo nella gara in linea del Campionato del Mondo di Zurigo. Una medaglia che in realtà non racconta fino in fondo la bellissima gara che ha corso la campionessa italiana.
Coraggiosa e determinata l’azzurra ci ha provato in tutti i modi a portare a casa il titolo, onorando come sempre la maglia che porta. Nulla da rimproverarsi, nulla che avrebbe potuto cambiare il risultato finale. La sua è stata una prestazione impeccabile, condotta con grande intelligenza e generosità, senza la minima sbavatura.
Il comportamento cinico di Lotte Kopecky, ha pagato, bravissima a rispondere agli attacchi di Longo Borghini e Vollering la fuoriclasse belga è andata a prendersi il secondo titolo iridato di fila con una volata perfetta dove si è messa dietro la statunitense Dygert e la nostra capitana. Chapeau, ma quanto ci ha fatto emozionare Elisa! sono proprio atlete come lei che fanno bene al ciclismo, che fanno amare questo meraviglioso sport al pubblico. Sicuramente davanti alla TV ci sarà stata qualche bambina che vedendo correre questa grande campionessa oggi ha deciso di farsi comprare una bicicletta sognando di diventare come lei. Ed è proprio questa la grandezza di atlete come Longo Borghini che oltre ad ottenere successi sulla strada, con le loro imprese, riescono anche a seminare per il futuro del movimento italiano.
La gara
La prova inizia con un doveroso minuto di silenzio per Muriel Furrer, tragicamente scomparsa in questi Mondiali.
Le prime scintille accendono neile primissime fasi di corsa 8 km, con atlete come Sarah Gigante, Urska Zigart, Fisher-Black, Schreiber e Ghekiere che si mettono in evidenza nei due strappi. Il gruppo, (a non troppa distanza) controlla senza tanti problemi. Durante il secondo passaggio a Witikon, la Rooijakkers impone un ritmo serrato, riprendendo le fuggitive e selezionando il gruppo delle migliori.
Il grande lavoro dello squadrone olandese riduce il gruppo di testa a circa 40 atlete, con le grandi favorite ancora tutte là ben posizionate.
Ad una cinquantina di km dal traguardo, Vollering sblocca la gara con un’azione, a cui risponde subito una strepitosa Elisa Longo Borghini. Dopo la stoccata dell’olandese rimangono davanti una quindicina di atlete tra le quali però purtroppo la capitana azzurra non ha nessuna compagna. Diverse invece le atlete dei Paesi bassi che sembrano controllare la corsa.
Ai – 42 scappano via Markus e Ghekiere raggiunte dopo un po’ da Marianne Vos e Ruby Roseman-Gannon. L’azione ottiene i suoi buoni risultati con il gruppetto che alla campana dell’ultimo giro ha un vantaggio di oltre un minuto. Le fuggitive però non trovano l’accordo e da dietro con una splendida accelerata arriva Longo Borghini seguita da Vollering e Roseman-Gannon. Lotte Kopecky inizialmente in difficoltà dopo un po’ riesce a rientrare sulle migliori.
A questo punto inizia lo spettacolo della coppia Longo Borghini – Vollering che sfrutta ogni occasione per mettere in difficoltà le avversarie. E’ l’azzurra però a fare il vuoto ai – 5 con una bellissimo scatto in contropiede che fa saltare tutti gli italiani dal divano. Dietro però, nonostante un primo momento di smarrimento, non mollano e riescono a rientrare sull’azzurra costringendola ad un difficile arrivo in volata a 6.
Elisa Longo Borghini anche se migliorata moltissimo nello sprint non è tra le favorite in un arrivo di questo genere ma, lei non ci sta e con tutta la forza e la determinazione che la contraddistingue lancia per prima la volata cedendo solo alla bis campionessa Lotte Kopecky e all’americana Dygert.
Dopo il bronzo nel Team relay, per la campionessa italiana questa è la seconda medaglia nella rassegna iridata svizzera e la sesta in carriera.
Grazie di tutto, Elisa.
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