Dopo un lungo iter iniziato circa tre anni fa e passato attraverso molteplici labirinti burocratici, viene finalmente presentato il progetto da 4 milioni e 200 mila euro per il rinnovamento dell’impianto di innevamento artificiale della Ski area Le Melette (clicca qui per leggere l’articolo). Una cifra che verrà finanziata dal Ministero per 2 milioni e 900 mila euro grazie al contributo ottenuto dalla società Le Melette.
“È un sogno che si avvera – commenta il Presidente della società Le Melette, Andrea Rigoni – e un’opera funzionale in risposta al cambiamento climatico in corso. Le motivazioni che ci hanno portato a questo investimento sono molteplici: consentire la fruizione delle aree e delle attività del comprensorio durante tutto l’anno e non solo nel periodo proprio dell’attività sciistica, grazie all’aumentata disponibilità idrica messa a servizio delle attività turistiche, produttive e commerciali presenti sul territorio, migliorare l’attrattività turistica dei comprensori interessati per ogni attività sportiva e infine incrementare il valore delle attività turistiche e commerciali dell’intero comparto immobiliare, rendendo l’altopiano una stazione invernale per eccellenza per gli anni futuri, con impianti fruibili già da inizio dicembre.”
“L’investimento alle Melette non fa bene solo a Gallio, ma anche a tutto l’altopiano, creando possibilità di turismo in tutti i comuni e la possibilità, per noi fondamentale, di portare approvvigionamento idrico alle malghe”, ha dichiarato Marinella Sambugaro, Sindaco di Gallio.
Sulla stessa scia Bruno Oro, Presidente dell’Unione Montana, che plaude al progetto auspicando nuovi investimenti per il futuro: “Quello compiuto è un grande passo che attribuisce ancora più valore alla ski area. La speranza è che più avanti venga ampliato il comprensorio”.
Il cronopogrogramma dei lavori, che partiranno già quest’anno interessando le piste Longara, Melette di Mezzo e Melette Davanti, proseguirà nella primavera del 2025 e fino al novembre del 2026 con l’ultimo step che prevede l’innevamento delle piste Ronchetto e Slapeur entro la scadenza dei termini previsti dal Ministero, fissata al 31 dicembre dello stesso anno.
Per quanto riguarda la parte tecnica, il responsabile per l’Italia di Demaclenko, Mario Passeri, ha annunciato che la sorgente di partenza, che garantisce una portata d’acqua costante di 5 litri al secondo, è uno dei fattori che hanno permesso di acconsentire alla realizzazione dell’investimento. L’impianto che servirà la ski area sarà misto, con cannoni a ventola e ad asta, e circa quaranta macchine coinvolte.
Si tratta di un’idea improntata non solo sul rispetto dell’ambiente in cui verrà realizzata, senza abbattere – lo sottolineano i tecnici – nemmeno una pianta in tutta l’area, ma anche su un concetto nuovo di comprensorio turistico quattro stagioni: “L’investimento che viene fatto alle Melette è un’operazione encomiabile, un esempio che vogliamo esportare in altre zone come modello di miglioramento”, ha affermato Andrea Formento, presidente di Federfuni Italia, ringraziando anche il suo vice, Mario Timpano, per l’iter intrapreso.
Un plauso per l’investimento coraggioso arriva anche dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia: “Il progetto delinea un nuovo paradigma di sviluppo capace di unire innovazione e rispetto per l’ambiente – ha fatto sapere tramite una nota – Il Veneto vede nel turismo la sua principale industria proprio grazie a scelte come questa, che elevano qualitativamente l’intero comparto. Comparto che, come dimostrato dall’innevamento programmato, si prefigge non solo di rispondere alle esigenze del presente, ma guarda anche al futuro, promuovendo uno sviluppo sostenibile e rispettoso del prezioso ecosistema montano“.
A completamento del progetto verrà realizzato, a fianco alla stazione di partenza delle seggiovie che risalgono le Melette e il Longara, un nuovo centro servizi moderno e funzionale, aperto in tutte le stagioni e in grado di offrire attrattività a tutti i target di turisti, dove troverà alloggio anche il noleggio dell’attrezzatura.
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