Si chiude una porta, si apre un portone. Una polemica nata per caso si è trasformata per Francesca Bottari, poetessa rivoluzionaria di Bassano del Grappa, in un’opportunità di collaborazione con Asiago. Una plurima offerta, a dire il vero, visto che le iniziative con il Comune proposte dal sindaco Roberto Rigoni Stern devono ancora essere discusse, mentre Nicola Lobbia, ex assessore al turismo e al commercio di Asiago, con la sua consueta smania di realizzare ha già messo in pratica un’idea innovativa.
Subito dopo l’uscita della nostra intervista a Francesca Bottari (clicca qui per leggere l’intervista), Lobbia ci aveva chiesto di essere messo in contatto con l’autrice di quella che avevamo definito una rivoluzione gentile per proporle di tappezzare le vetrine del negozio di ottica in Corso IV Novembre con i manifesti delle sue poesie. Dopo pochi giorni, la sorpresa di trovare tutto già concretizzato.
“Il concetto che voglio esprimere attraverso questa iniziativa legata al portare la bellezza della cultura, della poesia e dell’arte nei distretti urbani, sfruttando l’idea di Francesca Bottari, si lega alla mia riflessione sul paragone tra le vetrine virtuali e quelle reali – spiega Nicola Lobbia, ospite della puntata di 7 Magazine dedicata al tema della concorrenza tra piattaforme virtuali e negozi fisici (clicca qui per rivedere la puntata) – Ecco che questa iniziativa potrebbe sottolineare l’importanza della presenza dei negozi fisici. Ero partito da una provocazione affiggendo in vetrina un cartello che vietava la vendita dei prodotti ai miei clienti, ma in questo momento trovo che sia ancora più provocatorio coprire le mie vetrine tappezzandole della bellezza dei versi di Francesca Bottari. Mi piacerebbe che questo concetto potesse essere emulato da altri commercianti, portando nel nostro distretto del commercio qualcosa di unico e non realizzabile da una vetrina sul web o da un’intelligenza artificiale. Distinguersi da altri distretti del commercio potrebbe portare anche prodotti che riescono a emozionare e a distinguersi per unicità.”
Entusiasta della proposta Francesca Bottari, che ad Asiago ha trovato un appoggio inatteso: “Non potevo che accettare gioiosamente l’invito di Nicola a portare la poesia anche per le strade. Quello che sto facendo è pura follia, ma sento – e quando sento non mi fermo – che funziona. Funziona perché è ora di dare un senso ai passi che facciamo, di camminare ponendo attenzione: accorgersi di una poesia, di un albero, di come cambia il cielo, significa percepire se stessi e percepire se stessi vuol dire tornare a casa. Ogni meta, dalla più vicina alla più lontana, sarà sempre un ritorno a casa. E l’arte, in questo cammino, ci può accompagnare come una maestra accompagna un bambino. Ecco l’importanza del gesto di Nicola – prosegue la poetessa – Ci sta dando l’occasione, se vogliamo, di avere uno scorcio d’arte, o di silenzio, in una via di questo mondo sempre più rumoroso. Per questo lo ringrazio. E se fino a un anno fa camminavo da sola su un campo sconfinato, ora, grazie alla vicinanza di persone come Nicola, alcuni giornalisti del Giornale di Vicenza, di 7 comuni Online, del quotidiano trentino L’Adige, del Corriere Adriatico e grazie alla sensibilità di persone come l’ex assessore alla cultura di Bassano e l’ex sindaco Pavan, quel prato sconfinato sta diventando, pian piano, un sentiero. Chi vuole unirsi con gli stessi intenti, è e sarà il benvenuto”.
Lobbia, oltre ai manifesti con le poesie, ha aggiunto su una delle sue vetrine anche un foglio bianco dove i passanti possono scrivere un pensiero. Un invito a esercitare un estremo gesto di libertà del quale la nostra redazione sente di poter approfittare, in questo caso virtualmente, per congratularsi ancora con Nicola e la sua compagna Anna Sartori e dare il benvenuto alla loro piccola Ida, che sicuramente crescerà circondata dall’amore e dalla cultura.
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