Christian Fabrello: tutti i dettagli sul ritrovamento del ciclista disperso

Il caschetto lo ha protetto nella caduta, le cui dinamiche Cristian non ricorda. Il 39enne disperso domenica è stato ritrovato ieri da una squadra di soccorso in perlustrazione a piedi

Il caschetto lo ha protetto nella caduta, le cui dinamiche Cristian Fabrello non ricorda. Il 39enne disperso domenica è stato ritrovato ieri da una squadra di soccorso in perlustrazione a piedi, una cinquantina di metri sotto la sede della strada forestale transitabile che da Contra Seluggio scende ad Arsiero. Nel pomeriggio un vicino, che lo aveva visto salire ieri alle 15 verso la Contrada dove ha una casa, in seguito agli appelli, è arrivato al campo base a fare la propria segnalazione e le ricerche, prima diffuse senza una precisa indicazione attorno a Cogollo del Cengio da dove il ciclista era partito verso le 14.30, si sono concentrate nei percorsi che si diramano nella zona dell’avvistamento. Le squadre si sono distribuite su strade e percorsi più frequentati. Ad una del Soccorso alpino con due infermieri della Stazione di Arsiero è stato chiesto di scendere a piedi controllando attentamente dal ciglio stradale. Ed è così che, poco prima delle 18, i soccorritori hanno visto la bicicletta nella scarpata e, 50 metri più sotto, hanno trovato Cristian sdraiato tra la vegetazione, non visibile dall’alto.

I sanitari, scesi lungo il ripido pendio, si sono subito presi cura di lui, che era cosciente pur con diverse probabili contusioni e una notte all’addiaccio alle spalle, mentre era in avvicinamento l’elicottero di Verona emergenza. Sbarcati con il verricello equipe medica e tecnico di elisoccorso, sono state subito verificate le condizioni del ferito, imbarellato e spostato in un punto agevole per il recupero. Issato a bordo, Cristian è stato trasportato all’ospedale di Vicenza.

Dal suo racconto, durante la notte si era riscaldato coprendosi con un telo termico e, appena fatto giorno, aveva cercato di attirare l’attenzione con il fischietto che aveva con sé. Oltre ai 25 soccorritori provenienti da tutta la Delegazione Prealpi Venete del Soccorso alpino, erano presenti un’unità cinofila molecolare del Soccorso alpino Trentino, i Vigili del fuoco con il loro elicottero, la Protezione civile di Cogollo e Arsiero, i Carabinieri. Alle ricerche ha anche preso parte un elicottero HH-139B dell’83° Gruppo SAR (Search and Rescue) del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, di base a Cervia. Importante il contributo dato dal Motoclub di Cogollo e Malo, che con le proprie moto enduro, ha perlustrato strade e luoghi frequentati.

c.s

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Siamo presenti anche su TELEGRAM, iscriviti al nostro gruppo per rimanere aggiornato e ricevere contenuti in esclusiva: https://t.me/settecomunionline