Ha riscosso successo il convegno dedicato alla patata organizzato ieri presso le scuole elementari di Rotzo e inserito all’interno del programma della tradizionale Festa della Patata.
Tanti i nomi di esperti che si sono avvicendati nel corso della mattinata per raccontare la storia dei duecentocinquanta anni di coltivazione di questo tubero diventato simbolo dell’agricoltura del paese, dall’abate Agostino Dal Pozzo ai giorni nostri.
Significativo l’intervento in apertura del Presidente della Provincia di Vicenza, Andrea Nardin, presente per l’occasione, che ha esaltato il ruolo degli agricoltori di montagna: “Venendo dal mondo dell’agricoltura conosco le difficoltà di coltivare, a volte determinate anche da un evento atmosferico, alle quali si aggiunge la difficoltà di farlo in montagna. La bellezza del paese di montagna viene sostenuta anche dagli agricoltori che si impegnano e che mantengono in ordine il territorio. Contribuire a questa bellezza è gratificante, però ci vuole anche la gratificazione economica e quindi come responsabili di un’amministrazione bisogna riuscire a far sì che ci sia questo tipo di risposta”.
Nardin ha poi concluso sottolineando la reputazione della patata di Rotzo nel territorio vicentino: “Quando vado al mercato di Montegalda (paese di cui Andrea Nardin è Sindaco, ndr) il lunedì mattina, ci sono vari tipi di patate in vendita. Se chiedo le caratteristiche mi rispondono: questa è buona per fare gli gnocchi, questa per fare il purè… questa invece è la patata di Rotzo, come a dire che è un sinonimo di qualità. Io credo che per un sindaco, per un cittadino di un paese avere il proprio comune associato a bello, buono, sia una cosa meravigliosa. ‘Di Rotzo’ vuol dire buono, vuol dire che dietro c’è sacrificio e quindi qualità”.
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