Spiraglio di luce sul Sacrario del Leiten: restauro entro un anno

Sacrario Militare del Leiten

Si apre finalmente uno scenario positivo per il Sacrario Militare del Leiten, uno dei monumenti cui gli asiaghesi sono più affezionati per il suo significato legato alla storia bellica dell’altopiano, dopo quattordici mesi di chiusura al pubblico che l’hanno portato alla ribalta delle cronache nazionali.

Nel luglio dello scorso anno la caduta di alcuni calcinacci all’interno della struttura aveva confermato le preoccupazioni dell’amministrazione comunale in merito alla stabilità strutturale dell’edificio, portando Onorcaduti alla decisione di interdire il luogo al pubblico. Il Sacrario era quindi stato protagonista di uno stanziamento di 4 milioni di euro da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Finanziamento che dopo la redazione del progetto preliminare si è arenato a Roma nei garbugli burocratici.

La visita del ministro della difesa Guido Crosetto, nell’agosto del 2023, unitamente alle pressioni insistenti del sindaco Roberto Rigoni Stern e delle associazioni combattentistiche e d’arma, aveva portato alla verifica sismica dell’Ossario e, successivamente, a uno studio della fattibilità tecnica ed economica, depositato a inizio agosto.

La grande novità è che entro la fine di settembre il ministero dovrebbe procedere all’affidamento della progettazione definitiva e poi alla redazione del progetto esecutivo. “L’auspicio è che entro giugno del prossimo anno il ministero proceda all’appalto dei lavori – commenta Rigoni Stern – Spero vivamente che l’iter proceda con celerità, come promesso dal ministro, perché ormai sono anni che premiamo perché il Sacrario sia rimesso a nuovo.”

Il restauro del monumento si annuncia importante: “È previsto un investimento di circa 7,8 milioni di euro e si interverrà in modo globale. La chiusura del Sacrario, del resto, ha comportato tanti disagi a turisti e associazioni ma anche un danno all’immagine del territorio, perché si pensa che tutto ciò dipenda dal Comune. Speriamo che ora sia la volta buona”, conclude il Sindaco di Asiago.

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