Questa sera alle 21 Vittorio Sgarbi presenta al Teatro Millepini di Asiago, con ingresso libero, il suo nuovo libro intitolato Arte e Fascismo – Nell’arte non c’è fascismo, nel fascismo non c’è arte, Ed. La nave di Teseo.
Nel suo ultimo lavoro il noto personaggio racconta l’arte durante il fascismo, facendo emergere vent’anni di maestri e capolavori annebbiati dalla bolla politica che ha contraddistinto quell’epoca: Wildt, Guidi, Depero, il Futurismo e perfino scultori mai apparsi nel panorama della critica. “Il fascismo è l’opposto dell’arte, ma non c’è arte che il fascismo possa limitare. L’artista può fare qualunque cosa gli chieda il potere, ma la sua idea sarà più forte di quel potere”, spiega Sgarbi.
Un excursus di quel periodo artistico che precede il fascismo, vi si immerge e cresce nel ventennio, per poi essere spazzato via ingiustamente dalla giusta condanna del regime.
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