La notte pazza di Nadia Battocletti: dal sogno di medaglia sfumato ad uno splendido 4° posto con record italiano

Alla fine, il ritiro sull’altopiano ha portato i suoi frutti a Nadia Battocletti. La campionessa europea, che ha preparato le Olimpiadi tra le nostre montagne, ha ottenuto ieri uno storico quarto posto nella finale dei 5000 metri ai Giochi Olimpici di Parigi. Quarto posto, per un paio d’ore, si era trasformato addirittura in un bronzo virtuale a causa della temporanea squalifica della keniana Faith Kipyegon (sanzionata per aver ostacolato l’etiope Gudaf Tsegay durante la corsa). Sogno di medaglia purtroppo poi svanito in seguito al ricorso del Kenya che è stato accolto, annullando di fatto la squalifica.

Con lo splendido tempo di 14’31″64, la Battocletti ha stabilito anche il nuovo record italiano della distanza, degna conclusione di una grande prova corsa con generosità e coraggio, sempre all’attacco.

All’ultimo giro, la mezzofondista italiana si è trovata nel gruppo delle otto migliori, concludendo la gara con una straordinaria volata che le ha permesso di recuperare diverse posizioni e avvicinarsi al podio.

Peccato solo per la medaglia sfumata: per l’Italia sarebbe stato il secondo bronzo olimpico della storia nei 5000 metri, dopo quello di Roberta Brunet ad Atlanta ’96. Tuttavia, va detto che quel podio è stato conquistato in un contesto molto diverso da quello attuale, in un’epoca in cui le atlete africane non dominavano come oggi.

Archiviata definitivamente la gara dopo il contro ricorso dell’Italia non accolto, la classifica finale ha visto sul gradino più alto del podio la keniana Beatrice Chebet seguita dalla connazionale Faith Kipyegon e dall’’olandese di origini etiopiche Sifan Hassan medaglia di bronzo.

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