Il formaggio non è solo un alimento, ma una tradizione che si tramanda da generazioni. Rappresenta la dedizione, la passione e l’amore per la nostra terra. Ogni forma di formaggio racconta una storia: quella dei nostri agricoltori, dei nostri casari, delle nostre tradizioni.
“Nell’ultimo fine settimana di luglio abbiamo avuto l’opportunità di gustare una varietà di formaggi che rappresentano il meglio della nostra produzione locale – continua Sambugaro”.
Che si tratti di formaggi freschi, stagionati, o aromatizzati, ogni assaggio è stato un viaggio nei sapori e nei profumi che rendono unica la nostra gastronomia. È stato per tutti i presenti una piacevole scoperta gustativa. I bambini, grazie ai laboratori, hanno potuto preparare una sana merenda a base di formaggio e derivati del latte e giocare in svariate attività con colei che fornisce il materiale principale cioè il latte: la mucca. I grandi hanno potuto ascoltare i racconti di Abriani, della Rosa pastora, di Dal Molin. Storie che in questo mondo frenetico e rumoroso ci fanno riflettere sui veri valori della vita: il ritmo lento della vita pastorizia, l’apprezzamento delle piccole cose, il rispetto per la natura e gli animali, la capacità comunicativa che evoca il silenzio, la bellezza di un cielo stellato e la straordinaria opportunità dell’attesa.
Insomma, sia per i grandi sia per i piccini è stato un modo per avvicinarsi ancora di più alla bellezza e alla ricchezza del nostro territorio.
Il Comune di Gallio ha organizzato la manifestazione “Su, in Malga!” nei giorni 27 e 28 luglio 2024.
Il Comune di Gallio ha rinnovato anche quest’anno l’affido della gestione del concorso caseario alla delegazione Onaf di Vicenza che ha curato gli aspetti tecnici e del giudizio dei formaggi, con una giuria tecnica e una popolare. Onaf si è avvalsa del supporto del C.O.L. (Comitato Organizzatore Locale) di Gallio e dell’agenzia Uprise.
Il concorso ha visto la partecipazione di 28 formaggi suddivisi in 4 categorie come da regolamento: caciotta di malga, malga fresco alpeggio 2024, malga vecchio alpeggio 2023 e malga stravecchio alpeggio 2022 e antecedenti.
Ecco le malghe iscritte al concorso: Biancoia, Campo est, Camporossignolo, Dosso di sotto, Laste di Manazzo, Mazze inferiori, Meletta di dietro (Lemerle), Meletta di mezzo (Ristecco), Montagna Nuova di dietro, Valmaron 1° lotto, Verde.
La giuria tecnica ha assegnato il primo premio, offerto dal Comune di Gallio, per la migliore caciotta alla Malga Verde (Fattoria Cortese società agricola – mastro casaro Michele Cortese), per il fresco alla Malga Laste di Manazzo (Azienda agricola Fontana – mastro casaro Maurizio Fontana), per il vecchio alla Malga Valmaron I Lotto (Azienda 7 Caliere di Dalla Palma Matteo – mastro casaro Andrea Dalla Palma) e infine per il prestigioso stravecchio alla Malga Dosso di Sotto (Società agricola Marini Ugo e Raffaele – mastri casari Ugo e Raffaele Marini).
Questo formaggio a latte crudo ha ottenuto il punteggio massimo per la qualità espressa al gusto, per l’intensità e la complessità degli aromi e per l’assenza di difetti e alterazioni. I fratelli Marini lo hanno prodotto nell’agosto 2020 utilizzando una caliera riscaldata dal fuoco a legna.
La commissione era composta da 12 soci Onaf maestri assaggiatori vicentini, padovani e trevigiani, coordinati dal presidente Giancarlo Andretta e dal capo segreteria concorso Paolo Dal Maso.
La Giuria popolare nell’assaggio dei campioni e nella compilazione della scheda di gradimento ad hoc semplificata, ha confermato il primo posto della giuria tecnica per il fresco e il vecchio. Ha invece preferito assegnare la medaglia d’oro per la caciotta alla Malga Biancoia e per lo stravecchio alla Malga Verde. La Giuria popolare era composta da persone appassionate di formaggi e curiose di mettere alla prova le proprie abilità sensoriali.
I premi consistenti in un’originale e curata opera d’arte in legno raffigurante un bidoncino del latte con il marchio “Su, in Malga!” sono stati consegnati al termine dell’evento, domenica sera, dalla sindaca di Gallio Marinella Sambugaro, alla presenza di tutti i malghesi e di una rappresentanza dell’Onaf.
L’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi, soddisfatta per la qualità riscontrata all’assaggio, esprime gratitudine agli agricoltori, allevatori e casari che ogni giorno, nonostante le problematiche (tra cui la crescente presenza dei predatori carnivori selvatici), hanno cura amorevole verso gli animali, tengono in ordine i prati, tutelano la biodiversità naturale, modellano il paesaggio montano dell’altopiano.
“I formaggi di malga, dagli aromi e sapori unici e sempre diversi, sono espressione di un territorio, testimonianza della cultura, della tradizione, di antichi saperi dell’uomo, hanno valori nutrizionali di prim’ordine per mantenersi in salute e per questo vanno valorizzati e mangiati” – chiosa il delegato provinciale Onaf Paolo Dal Maso.
c.stampa
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