Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti: destinati 800mila euro per progetti di miglioramento ambientale

800mila euro di avanzo: sono quelli che il Consiglio di Bacino Brenta per i Rifiuti ha deciso di destinare a una serie di progetti trasversali da realizzare in collaborazione con Etra nel prossimo futuro. Una scelta proposta dal Comitato di Bacino e confermata e deliberata anche dall’Assemblea dei Sindaci che ha approvato l’assestamento di bilancio e, contestualmente, la destinazione dell’avanzo di amministrazione 2023 che dovrà essere impegnato entro la fine dell’anno in corso.

La riunione dell’Assemblea, retta dal presidente Antonella Argenti, si è svolta il 30 luglio scorso alla presenza dei sindaci del Bacino, con la nuova composizione, frutto della tornata elettorale di giugno, che unisce quelli riconfermati con i nuovi eletti, mentre il Presidente ed il Comitato di Bacino rimarranno in carica fino alla scadenza naturale del 2 dicembre 2024.

L’intera somma sarà utilizzata per 650mila euro in parte corrente e per 150mila euro in conto investimenti.

Rientrano nella parte corrente tre progetti specifici: il primo, il più consistente, di 500mila euro, e di imminente realizzazione tramite il gestore del servizio integrato rifiuti Etra Spa, riguarda una campagna per l’incentivazione della “micro raccolta dell’amianto domestico” ed è finalizzato a favorire sia la rimozione che lo smaltimento e la bonifica di questo materiale presente presso i cittadini privati. Un intervento finalizzato, quindi, a superare quello che, con il deterioramento dell’amianto, può rappresentare un problema ambientale, dato dal rilascio delle fibre del materiale nel corso del tempo.

Altri 100mila euro, invece, sono destinati a una campagna attiva ed informativa per il “contrasto allo spreco alimentare”, che prevede, sempre tramite Etra, tre tipologie di intervento complementari e combinati: un’azione interesserà la grande distribuzione organizzata che, attraverso un sistema di economia circolare da realizzarsi attraverso un’apposita applicazione, verrà messa in relazione con il mondo dell’associazionismo e del volontariato per favorire il consumo di beni prossimi alla scadenza da mettere a disposizione delle fasce deboli della popolazione. Tale azione, attraverso una piattaforma tecnologica blockchain, sarà in grado di misurare e restituire dati di miglioramento ambientale direttamente correlati al mancato spreco alimentare ottenuto. Parallelamente, secondo una modalità simile, sarà introdotto anche un sistema di lotta allo spreco e che metterà in relazione la piccola distribuzione ed i privati che potranno così accedere autonomamente a beni alimentari, altrimenti destinati allo smaltimento. Infine, un’ulteriore azione sarà rivolta al mondo delle scuole con il coinvolgimento delle amministrazioni locali in modo da prevenire e contrastare lo spreco alimentare, in particolare nell’ambito delle mense scolastiche. Il progetto prevederà, ad esempio, l’introduzione di criteri favorevoli in sede di affidamento del servizio mensa, per quei fornitori esterni in grado di predisporre procedure e specifiche progettualità mirate alla lotta allo spreco.

Ulteriori 50mila euro, saranno inoltre rivolti a “sostegno interventi straordinari di igiene ambientale”, anche in questo caso da realizzarsi in collaborazione con Etra, attraverso convenzioni con le amministrazioni comunali o con le associazioni del territorio. Rientreranno in questo ambito interventi di smaltimento relativi al ritrovamento di rifiuti abbandonati che avverranno nel corso delle campagne promosse dai Comuni, dalle realtà locali o da altri gruppi di volontariato (esempio azioni di ripulitura di grotte da parte di speleologi).

Infine, 150mila euro di parte corrente, saranno invece rivolti al “sostegno della raccolta differenziata negli spazi pubblici”, con la consegna e l’installazione di cestini dedicati presso gli spazi più frequentati suggeriti dalle amministrazioni comunali (ingressi dei Municipi, biblioteche, palestre…) così da sensibilizzare e favorire la differenziata anche al di fuori dei singoli domicili e attività.

Dichiara il presidente del Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti, Antonella Argenti: “Quella condivisa sia dal Comitato che dall’Assemblea del Consiglio di Bacino è una manovra importante che tocca vari ambiti della tutela ambientale con azioni e progetti mirati sia ai singoli cittadini, che i Comuni e le scuole, che le realtà del terzo settore presenti nel territorio. Più azioni pensate per migliorare ulteriormente i già importanti risultati conseguiti negli ultimi anni in termini di raccolta differenziata, contrasto all’abbandono e tutela ambientale ottenuti sia dai singoli comuni che a livello generale. Anche in questo caso ci affideremo ad Etra per concretizzare entro la fine dell’anno questi progetti”.

Nel corso della seduta, inoltre, il presidente Argenti ha consegnato il diploma a 4 Comuni del territorio Brenta – Nove e Campodoro (sotto i 5000 abitanti), Colceresa e Santa Giustina in Colle (sopra i 5000 abitanti) – inseriti nella lista dei più virtuosi a livello nazionale da Legambiente nell’ambito dell’ultima edizione de “I Comuni ricicloni”, un’iniziativa che premia gli Enti con le migliori performance in termini di raccolta differenziata. Un riconoscimento conferito, quest’anno, anche al Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti.

c.s

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