Roana, insediato il nuovo Consiglio Comunale. Distribuite tutte le deleghe

Comune di Roana - Luigi Martello

Si è tenuto ieri sera il Consiglio Comunale di insediamento dell’amministrazione Martello, risultata vincitrice alle elezioni di inizio giugno con oltre seicento voti di scarto rispetto alla candidata Elisabetta Magnabosco.

Luigi Martello ha illustrato alla popolazione che gremiva la sala consiliare e agli spettatori della diretta in streaming su 7 Comuni Online gli indirizzi di governo per il prossimo quinquennio, non solo a livello tematico, scendendo nel dettaglio delle intenzioni per quanto riguarda turismo, cultura e patrimonio, ma anche sotto il profilo dei rapporti con i dipendenti comunali e i cittadini, assicurando una prospettiva di collaborazione serena e disponibilità.

Dopo il giuramento del Sindaco e l’espletamento degli adempimenti dovuti, Luigi Martello ha dato comunicazione della composizione della Giunta. A Carlo Stefani il ruolo di vicesindaco, con le deleghe al bilancio, ai rapporti tra Etra e il Bacino, al lavoro. Alessio Fabris sarà assessore ai lavori pubblici, all’innovazione e alla cultura. A Roberta Bonato il patrimonio, il commercio e la Polizia Locale. Infine, a Marzia Rigoni turismo, rapporto con le associazioni, attività produttive e istruzione.

Martello ha poi affidato alcune competenze agli altri Consiglieri comunali. A Nicola Tessari l’edilizia privata, il tema delle energie alternative e delle comunità energetiche e l’ambiente. A Marco Forte la viabilità forestale, l’agricoltura e le politiche sociali. Dario Panozzo si occuperà di manutenzioni ordinarie e decoro urbano, mentre Fabio Rebeschini mantiene come anticipato in campagna elettorale sport, associazioni sportive e protezione civile.

A rappresentare il Comune di Roana in Unione Montana saranno Nicola Tessari ed Elisabetta Magnabosco.

Presente in sala anche la minoranza al completo. A proposito dell’ex sindaca Magnabosco, una curiosità: sembra che l’avvocato non abbia ancora restituito la fascia tricolore, costringendo il Prefetto a invitare a dare avvio all’iter previsto – che prevede la restituzione immediata o, in alternativa, la denuncia per furto o scomparsa – per la sparizione di quello che non è solo un pezzo di stoffa, ma che è espressione delle istituzioni e dell’impegno del Sindaco nell’amministrare il Comune. Un gesto, quello della Magnabosco, che lascia trasparire un certo disappunto in merito all’esito delle elezioni e che ricorda, seppur vagamente, l’occasione in cui Giancarlo Gentilini nel 2013, destituito con le elezioni dal ruolo di primo cittadino e poi di vicesindaco dopo vent’anni di governo di Treviso, si barricò nel proprio ufficio del Comune.

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