Sabato 29 giugno ad Asiago alle ore 16 presso l’Azienda agricola La Calendula in Via Busa 106 avrete modo di immergervi nel meraviglioso mondo delle rose antiche profumate (per iscrizioni all’escursione, telefonare allo 0424.463346) mentre alle 19.30 presso l’Agriturismo Grüuntaal di Asiago si concluderà la serata con la cena a tema per riscoprire i profumi ed i sapori del roseto (menù e contatti a fine articolo).
“Qui coltiviamo ben 30 varietà diverse – spiega Lisa Cantele, esperta erborista altopianese – dalle tonalità del rosa chiaro come la Rosa alba, al rosa magenta come Roseraie de l’HaŸ al porpora intenso della Tuscany superb dai petali vellutati“.
Ogni rosa ha un suo profumo, colore ed aspetto diverso; le rose muscose, ricchissime di spine appressate hanno un aspetto che ricorda il muschio ed un profumo caratteristico che ricorda i nostri boschi di conifere.
Le rose dai cento petali sono sempre state ben rappresentate nelle opere d’arte dei pittori del 1800. Le rose damascene o di Damasco sono tutt’ora coltivate in Bulgaria dove si estrae il prezioso olio essenziale. La più nota di esse è la Kazanlik o trigintipetala.
L’acqua di rose si usa sin dall’antichità come prodotto di bellezza e rende le persone più serene e disponibili al dialogo.
“Quest’anno è la dodicesima edizione – precisa Lisa – e per l’occasione la gelateria Fruit ha creato il nuovo gusto alla Rosa damascena proprio con i petali delle rose della nostra azienda agricola“.
Le rose di Lisa
“Se chiudi gli occhi e pensi ad un profumo, cosa ti passa per la mente? A me sicuramente la rosa”.
Le rose trasformano i nostri giardini e si regalano sempre nelle grandi occasioni. Fiore prezioso, il fiore per eccellenza. La rosa è la regina dei fiori così la definì la poetessa Saffo, infatti le sono state dedicate numerose odi e canti.
La rosa è il fiore degli innamorati, della passione che brucia e arde nelle vene e che può ferire il cuore se non corrisposta.
In passato il profumo di rosa era riservato esclusivamente ai re. Nel sarcofago di Tutankhamon hanno trovato dei mazzi ancora intatti, erano stati depositati dalla sposa del re bambino più di trenta secoli fa, come ultimo pegno d’amore.
Nel nostro Altopiano cresce spontanea infatti la Rosa pendulina o Rosa alpina, l’unica rosa senza spine. È un piccolo arbusto dai fiori piccoli di un bel rosa vivace.
La Rosa canina invece è spinosa, a fine estate possiamo raccogliere i frutti (cinorrodi) utili in infusione come ottimo vitaminizzante ed immunostimolante.
In passato con i fiori si preparava il miele rosato, rimedio consigliato per i malanni alla gola. Quando i frutti sono ben maturi possiamo elaborare un’ottima confettura a crudo a cui si aggiunge il 50% di miele.
Il menù
Per prenotare la cena a tema (€ 40 dall’aperitivo al digestivo) contattare l’Agriturismo Grüuntaal al numero 0424.692798
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Siamo presenti anche su TELEGRAM, iscriviti al nostro gruppo per rimanere aggiornato e ricevere contenuti in esclusiva: https://t.me/settecomunionline