Ruben è un giovane escursionista con una grande passione per la montagna e per l’Altopiano, con un’ampia accortezza per il suo delicato ecosistema. La natura per lui è sempre stata un ambiente di dialogo interiore.
Durante le domeniche effettua numerose escursioni nelle vie di collegamento che dalla Valbrenta permettono di salire in altopiano.
E’ proprio qui che Ruben, durante un sabato di un inverno pallido, silenzioso e senza neve, propose al fratello di fare un’escursione in Valgadena, per provare assieme il sentiero CAI 784 che conduce fino al noto ponte. Nello splendido itinerario immerso nella fitta e selvaggia vegetazione, apparve però ai suoi occhi una disarmante quantità di copertoni e rifiuti.
Nella sua memoria le immagini di ciò che vide rimasero sedimentate a lungo, fino a quando, durante le ferie natalizie seguenti, prese l’impegno con se stesso di dedicare tutte le domeniche dell’anno nuovo, possibilmente fino a inizio primavera, per sanare questo vuoto che si era creato in lui. Da qui nacque l’idea di trasportare a valle tutti i rifiuti, fino ad arrivare alla data del 25 febbraio 2023, in cui creò, assieme a dei volontari, ufficialmente il gruppo “Montagne Lustre” che tuttora si occupa dell’asportazione dei rifiuti nella Valgadena.
“La condivisione della mia esperienza – ci racconta – , tramite chiacchiere e social-network ha spinto a unirsi nell’impresa le prime persone, così in qualche occasione siamo riusciti a velocizzare di molto il lavoro, con ottimi risultati a fine giornata. Tutti i rifiuti venivano trasportati manualmente dal punto del ritrovo al collegamento della strada forestale sul fondovalle, dove venivano accatastati in attesa del recupero da parte del comune, che si è reso disponibile al trasporto in ecocentro. Nonostante il lavoro fatto fino ad ora sia molto, so che più ci si addentra, più il trasporto sarà faticoso e gli ostacoli da superare maggiori Non avevo idee chiare su come avrei fatto, ma l’importante era muovere il primo passo e il resto sarebbe venuto in qualche modo da sè. Arrivò così la prima domenica di pulizia: era il 14 Gennaio 2024.
Un progetto ambizioso che sta portando i suoi frutti, con ingenti quantità di rifiuti raccolti, contribuendo così al ripristino ambientale di questo territorio dal grande fascino naturalistico.
“Mi domandavo come mi era venuta in mente questa splendida idea tra le tante alternative disponibili, ma ciò che andava fatto, andava fatto e basta. Diverse giornate le ho trascorse così, da solo girovagando tra arbusti e sassi del torrente asciutto in cerca di carcasse artificiali, poi pian piano qualcosa si è cominciato a muovere”.
Per Ruben, quest’azione di cura verso un ambiente naturale, luogo di meditazione e dialogo, traspone la necessità di cura della propria anima.
“Molte cose accadono in maniera naturale, basta essere nella condizione di poter ascoltare e la vita farà da messaggera. Il progetto stesso, come il suo nome dopotutto, sono germogliati nella mia testa in maniera lenta, ma costante abbastanza da non perdere quel brio necessario a trasformare pensieri e idee, in azione. Al momento non ho modo di sapere quali saranno i suoi frutti, ma di certo qualcosa ha cominciato a fiorire.”
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