“Con l’approvazione in Quinta Commissione del Consiglio regionale, che ringrazio per l’approfondito lavoro svolto, del Piano Regionale di Governo delle Liste d’Attesa, la sanità veneta entra in una nuova fase dell’impegno, mai venuto meno, per ridurre e, se possibile, eliminare, le liste d’attesa. Questo nuovo Piano, di fatto aggiorna quello del 2019, con previsioni e caratteristiche che determinano un’organizzazione e regole più stringenti e con la conferma, rispetto a quello nazionale, di tempistiche massime ridotte in tutte le categorie prescrittive. Dopo i 29 milioni di euro investiti per il 2023, nel 2024 utilizziamo fondi per un totale di 40 milioni”.
Così l’Assessore alla Sanità commenta “con soddisfazione” l’approvazione in sede consigliare del nuovo Piano Regionale di Governo delle Liste d’Attesa (PRGLA) nel Veneto.
Per cominciare, nel nuovo PRGLA si confermano limiti massimi di attesa più brevi rispetto al Piano Nazionale: entro 24 ore per la priorità U – Urgente contro le 72 ore nazionali; entro dieci giorni dalla prenotazione per la classe B-Breve, con la stessa tempistica nazionale; entro 30 giorni dalla prenotazione per la classe D – Differibile contro fino a 60 giorni nazionale; entro 60/90 giorni dalla prenotazione per la classe P – Programmata contro i 120 giorni fissati a livello nazionale.
Lo strumento del “galleggiamento” viene sostituito dal “pre-appuntamento” per garantire, nei casi in cui non sia immediatamente disponibile la prenotazione “sincrona” la presa in carico tracciata dell’utente ed il successivo contatto per completare la prenotazione. Sarà Azienda Zero a rendere disponibili da subito i sistemi di monitoraggio per valutare la consistenza e l’andamento dei pre-appuntamenti. Le prestazioni costantemente monitorate passano inoltre ad 83 dalle 69 del precedente piano regionale e nazionale.
L’accesso ambulatoriale dovrà avvenire con prenotazione in agende informatizzate afferenti al Centro Unico di Prenotazione Aziendale in cui siano inserite tutte le prestazioni di assistenza specialistica di primo accesso erogabili.
La validità temporale della ricetta è stabilita in 180 giorni.
“Ci tengo a evidenziare – aggiunge l’Assessore – la particolare attenzione rivolta alle categorie fragili e agli ultra settantacinquenni, per i quali le Aziende sono tenute a individuare percorsi di tutela e criteri di deroga per particolari situazioni di fragilità. Lo considero un segnale di civiltà verso le persone in situazioni più disagiate”.
Il Piano prevede anche specifiche indicazioni per la presa in carico del paziente cronico. Per tali prestazioni dovrà essere prevista la separazione dei canali fra le diverse tipologie di accesso: “primo accesso” e “accesso successivo”.
c. stampa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Siamo presenti anche su TELEGRAM, iscriviti al nostro gruppo per rimanere aggiornato e ricevere contenuti in esclusiva: https://t.me/settecomunionline