Under 18: sfuma nel secondo overtime il sogno scudetto degli Asiago Vipers. Polemica sull’arbitraggio

Sfuma al secondo overtime il sogno scudetto dell’Under 18 degli Asiago Vipers che si vede portare via il titolo tricolore da una decisione arbitrale più che discutibile.
Finisce 1-2 per padroni di casa del Civitavecchia che realizzano il goal decisivo approfittando di una svista clamorosa dei giudici di gara.
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Per le giovani vipere tanta amarezza ma anche la consapevolezza di aver dato il massimo arrivando ad un passo anzi, a pochi centrimetri dalla vittoria.
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A raccontare l’accaduto è la stressa società comprensibilmente arrabbiata per quanto successo:
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E la quarta rimane lì, sull’ultima ruota del pattino di Mollica quasi a metà del secondo overtime. Riavvolgiamo il nastro di 10″: Vellar allunga in sponda per Oro, “dai e vai” con Marini e Oro solo davanti a Mollica che viene messa giù ma al momento di tirare (praticamente a porta vuota) è Oro ad essere palesemente agganciato e steso da dietro al momento di insaccare il golden goal con il disco che, appunto, incoccia sull’ultima ruota del pattino sinistro del portiere avversario. Rigore? Calma..è pur sempre un overtime..beh almeno fallo netto..e powerplay per i nostri? Nemmeno. Rimangono giù, manco fossero di cemento armato, le braccia sia di Artioli (a 3 metri e davvero poco “coraggioso” nel fare il suo mestiere nell’occasione!) che di Favero (a 20 meti ma abbiamo visto, in serie A, “gente” fischiare anche da 40/45/50 metri…).Stupore generale e Civitavecchia (che sia ben chiaro non ha rubato nulla) che parte in contropiede e si prende lo scudetto sul ribaltamento di fronte.

La cronaca della partita

Al Pala Mercuri di Civitavecchia va in scena una finale “bloccata” per lunghi tratti, dove la tensione e la tattica hanno la meglio sul gioco. Poche le occasioni in un primo tempo in cui gli Snipers sollecitano con maggior pericolosità il nostro Parini. Serve un episodio per “stappare” un po’ la partita come al 14’29” quando Mendola da due passi cattura il rimbalzo e spinge il disco oltre la linea. Snipers avanti.
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Più Vipers nella seconda frazione, anche se Parini è decisivo nel salvare i compagni sull’occasionissima costruita dai fratelli Meconi. Anche Mollica inizia ad essere chiamata in causa con maggior frequenza dai nostri ragazzi che, tuttavia, “steccano” in power-play (0 su 3 in totale) e si dimostrano spesso poco lucidi in fase di finalizzazione (il caldo asfissiante di certo non ha aiutato).
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Civitavecchia cerca di gestire il risicato vantaggio e quando può prova ad affondare, ma i “boce” resistono, divorano il pari prima con Marini e poi con Pagnussat e a 2’18” dal termine trovano l’episodio che riporta l’equilibrio sul tabellone: Rossetto lotta in balaustra, il disco arriva verso il centro dell’area dove, indisturbato, piomba capitan Vellar che elude Ceccotti e in “back” supera Mollica per l’1-1.
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Si va all’overtime. I padroni di casa hanno più occasioni per vincere (bravo Parini!), ma l’equilibrio non si spezza. Serve allora un secondo overtime dove, dopo un’occasione per parte (di Rossetto quella arancionera), si decide tutto in pochi secondi come già raccontato: Oro viene steso ad un passo dal gol, ripartenza condotta da Ruggero Meconi che inchioda Parini sul primo palo facendo esplodere di gioia il Pala Mercuri.
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Il commento a caldo del Presidente Forte: ” Non so bene nemmeno cosa dire – esordisce il Presidente negli spogliatoi – di certo non posso dire nulla ai ragazzi che hanno dato tutto quel che avevano ma come già in Coppa Italia si ritrovano con un pugno di mosche in mano perchè ogni tanto qualcuno si dimentica di essere deputato a garantire la regolarità degli incontri. Io non ne faccio una colpa né a Legnaro in Coppa e nemmeno a Civitavecchia qui in finale Scudetto. Hanno saputo prendere al balzo delle mancate decisioni arbitrali che ci hanno condannato in maniera clamorosa. Ciò che è da condannare (e a mio avviso la Fisr, mai ci fosse qualcuno a cui “gliene frega” qualcosa.. deve correre in fretta ai ripari) è l’assoluta mancanza di un gruppo arbitrale che possa garantire un minimo di qualità e di uniformità nell’arbitraggio. In queste 2 settimane di finali a Civitavecchia credo di aver visto più errori e decisioni “cervellotiche” che in 2 o 3 stagioni intere. Decisioni che, a detta di moltissimi addetti ai lavori, hanno condizionato l’assegnazione di scudetti e medaglie. Scudetti e medaglie per cui dei bimbi e dei ragazzi lavorano, sudano e faticano tutto l’anno. Mi auguro davvero che non vi sia mai più una designazione “territoriale” fatta per garantire economie e risparmi a Fisr. Sono state assegnate le Finali a Civitavecchia? Ben venga, le società si sono TUTTE rimboccate le maniche e hanno TUTTE messo mano ai portafogli per presentarsi AL MEGLIO delle proprie possibilità a queste finali.
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E la FISR che fa? Invece di convocare i propri arbitri migliori…ragiona per territorialità e, per risparmiare qualche centinaio di euro, si affida a un gruppo locale che davvero ne ha fatte di cotte e di crude con tutti (tutti!) gli allenatori a mettersi spesso e volentieri le mani nei capelli increduli di questa o quella “fischiata”. Spiegare ai ragazzi che “devono portar pazienza”, quando sono sfiniti e non hanno più una goccia di sudore in corpo, è un qualcosa che noi dello staff cominciamo a far fatica a fare. A fine partita sono andato a complimentarmi con Gavazzi perché, ripeto, Civitavecchia non ha “rubato” nulla, e lei per prima mi ha detto “mi dispiace del fallo non fischiato alla fine”…e con questo ho detto tutto.
Noi dello staff dobbiamo dimenticare e ricaricare le pile in fretta perchè ci sono ancora le finali U10 e di Serie C ma questa ennesima mazzata sulla “credibilità” di ciò in cui facciamo competere i nostri ragazzi, non sarà semplice da assorbire.”
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Credit: Asiago Vipers (testi) e Vanessa Zenobini (foto)

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