Nuova impresa per l’amministrazione di Gallio, impegnata da tempo nel riordino delle terre di uso civico. Come già accaduto con il lungo e complesso iter svolto per rimettere in bolla la situazione dell’Antico Termine poco prima del bando di gara per la sua concessione, ora è toccato a Campomulo.
Una matassa decisamente inaspettata da dipanare in fretta, dopo che già per quanto riguarda i terreni sui quali scorrono le piste da fondo del comprensorio erano state riallineate le discrepanze tra i tracciati presenti sulle mappe e quelli effettivamente esistenti. Il rifugio, assegnato all’imprenditore Bruno Zago, è infatti oggetto di un importante progetto di ristrutturazione per il quale era stato richiesto il mutamento temporaneo della destinazione d’uso di alcune aree adiacenti alla struttura. Ciò ha permesso al Comune di Gallio di scoprire che sia l’immobile sia il terreno sul quale insiste, un’area di circa 470 metri quadrati, erano svincolati dagli usi civici e pertanto potenzialmente oggetto di cessione da parte di future amministrazioni.
“Appena è emersa l’anomalia ci siamo adoperati per far rientrare il rifugio Campomulo tra i beni dei cives di Gallio – spiega il sindaco Emanuele Munari – Il riordino delle terre e dei beni di uso civico è stato un lavoro lungo e difficoltoso con varie complicazioni e con numerose interazioni con la Regione. Forse proprio per questo la questione è stata rimandata per anni. Noi invece, volendo risolvere tante questioni e trovandoci di fronte a una serie di convenzioni in scadenza, abbiamo disposto uno studio preciso e approfondito che metterà al riparo tutti i beni di uso civico da qualsiasi speculazione futura.”
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