Alle 22.19 di ieri sera alcune persone sull’altopiano hanno avvertito un rombo e una leggera scossa, ma gli osservatori di sismologia non davano informazioni circa fenomeni sismici nella zona dei sette comuni. Poco più tardi è stata diffusa la notizia di una scossa di magnitudo 4.5 che proprio a quell’ora ha interessato la provincia di Udine, in Friuli Venezia Giulia.
L’evento, con epicentro a 5 km da Socchieve, piccolo comune della Carnia, è stato collocato dall’Ingv a 12 km di profondità. L’onda è stata avvertita nettamente dalla popolazione anche in Veneto, Trentino Alto Adige e nelle confinanti Austria e Slovenia, in particolare nelle province di Pordenone, Vicenza e Trieste.
Numerose le chiamate ai centralini dei Vigili del Fuoco, ma per ora non si registrano danni a persone o cose. Spaventati i cittadini di Socchieve, dove per alcuni minuti dopo il fenomeno è mancata la luce e qualche tegola è caduta dai tetti.
Come ha spiegato Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, si tratta di una zona sismicamente attiva della catena alpina, dove ogni anno si registra oltre la quindicina di scosse di simile magnitudo e che vede un accorciamento progressivo di 2 centimetri all’anno. Lo sciame sismico successivo alla scossa delle 22.19 ha visto almeno altre sei scosse minori, la più forte delle quali alle 22.45 di magnitudo 2.3, che non destano preoccupazione.
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