È da poco terminata la regular season per l’Asiago Hockey ma la società già guarda al futuro in ottica di crescita e sviluppo. Un’analisi è dovuta, naturalmente, e riguarda l’andamento della squadra che nell’ultima stagione di campionato è rimasta sempre nelle ultime posizioni della classifica. Un risultato che la dirigenza ospite della puntata di 7 Sport della scorsa settimana aveva già descritto come più onesto rispetto a quello dell’annata 2022/23, durante la quale una serie di coincidenze positive aveva avvantaggiato la formazione Giallorossa regalando illusioni di una prosecuzione sulla stessa linea per le stagioni a venire.
“Se guardiamo la classifica, la stagione ha avuto indubbiamente un andamento peggiore. Se però analizziamo la reazione della squadra nei vari match, le prestazioni sono migliorate, arrivando a giocare alla pari con quasi tutti gli avversari – commenta il direttore sportivo Renato Tessari, che prosegue – Quest’anno l’Asiago è stato colpito purtroppo da tanti infortuni pesanti dovuti a traumi o addirittura fratture che hanno accorciato sempre più il roster, ma il lato positivo è l’impegno costante profuso da tutti i giocatori. Certamente d’aiuto è stato il folto pubblico, non solo in casa, all’Odegar, ma anche in trasferta.”
E prima di gettarsi a capofitto nel mercato, la società guarda alla costruzione di una base solida del team, confermando i capisaldi delle linee che hanno funzionato bene. Formalizzato quindi con William Rapuzzi il rinnovo del contratto, promesso a voce, per un’altra stagione, mentre la dirigenza è in cerca di un primo portiere da inserire. Chiuso il rapporto con Tom Barrasso, Tessari è alla ricerca anche di un nuovo allenatore “che comprenda le esigenze dell’Asiago, che conduca la squadra a una crescita e sia in sintonia con la società“. Per il momento il DS non fa nomi, anche se qualche candidato ha dato la propria disponibilità. “Essenziale per la società, che non dispone delle stesse risorse di altre squadre, sarà compiere una scelta abbordabile economicamente, considerando il rapporto qualità/prezzo”, precisa Tessari.
Resta solida nelle parole del presidente Pier Carlo Mantovani la base degli sponsor, che proprio in questi giorni stanno recapitando attestati di stima alla società, che ha avuto il coraggio di compiere il salto dall’AHL all’ICE Hockey League, con un conseguente carico di responsabilità non indifferente. “Come dirigenza non possiamo promettere l’ottenimento di risultati – commenta Mantovani – ma possiamo garantire l’impegno. Noi l’impegno ce l’abbiamo messo dall’inizio alla fine e a giugno sapremo se sarà stato sufficiente. L’ICE dovrà infatti decidere se l’Asiago potrà restare nella lega o meno. Le condizioni per farlo erano essenzialmente due: il pubblico e l’adeguamento dello stadio. Per quanto riguarda il pubblico, la media stagionale si è attestata intorno alle 1.650 persone, con picchi di 3 mila spettatori. Basti pensare che quando eravamo in Alps per raggiungere questi numeri dovevamo attendere le finali di play off, mentre solo all’ultima partita di quest’anno, che ormai non contava più niente ai fini del campionato, sono venute oltre 2 mila persone.”
Un capitolo a parte merita lo stadio, i cui lavori di ristrutturazione sono previsti per l’estate, con inizio a giugno, e comprendono il rifacimento e la pulizia di una parte del tetto in legno, la sostituzione dei motori per la creazione del ghiaccio e quindi il riscaldamento delle tribune, nuovi sedili e la realizzazione di una nuova turbina. “Certamente lo stadio rappresenta un importante luogo di accoglienza non solo per i cittadini dell’altopiano, ma anche per i turisti. La nostra esigenza sarebbe riavere lo stadio disponibile entro il 20 settembre, per l’inizio del campionato, con una prospettiva di riapertura al pubblico dai primi di ottobre al massimo – spiega il presidente Mantovani – Qualora ciò non dovesse essere possibili, le arene più vicine delle quali ci potremmo avvalere sarebbero Bolzano o Cortina”.
La decima puntata di 7 Sport con Michele Strazzabosco
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