Con l’avvio del nuovo anno entra nel calcolo della tariffa rifiuti anche il numero di svuotamenti del rifiuto secco residuo attribuito ad ogni utenza. Un meccanismo che permette di commisurare in modo puntuale quanto pagato in bolletta e quanto rifiuto non riciclabile viene conferito al servizio pubblico di raccolta, secondo il principio che “chi inquina paga”.
«Il rifiuto secco non riciclabile è quello che inquina di più e che costa di più, in quanto non solo non crea nuovi materiali, che hanno un mercato e un valore, ma è anche gravato da un’ecotassa – spiega la Lucio Spagnolo, delegato per l’Altopiano del Consiglio del Bacino Brenta per i rifiuti –. Ecco perché tutte le politiche regionali, nazionali e europee puntano alla sua riduzione, attraverso sistemi di disincentivazione alla sua produzione e modalità che rendano la raccolta del rifiuto differenziato più comoda, semplice ed economica.
A questo hanno puntato le novità nelle modalità di raccolta introdotte sull’Altopiano nel 2021 da Etra in collaborazione con i Comuni, con eccellenti risultati. «Dopo la crescita iniziale di circa 7,4 punti percentuali rispetto al periodo in cui era in vigore il vecchio sistema – afferma Antonella Argenti, Presidente del Consiglio Bacino Brenta per i rifiuti – nel 2022 si è raggiunto il 63,2 per cento di rifiuto riciclabile. Questo risultato è stato possibile grazie alla perfetta sintonia con tutte le Amministrazioni e con il Bacino ma anche grazie all’impegno e al senso civico di tutti i cittadini»
«Questo che stiamo sperimentando è un sistema di raccolta nuovo per altopiano che è già in vigore dal 2023 in tutti i Comuni di pianura – continua Spagnolo-. Le modalità vengono illustrate in un opuscolo informativo che stiamo recapitando a casa di tutti gli utenti domestici residenti in Altopiano”.
Dichiarano all’unisono i Sindaci dei 7 Comuni: «Le tariffe rifiuti applicate in Altopiano sono tra le più basse del Veneto e d’Italia e sono bloccate da anni. Dall’applicazione del calcolo degli svuotamenti ci aspettiamo un ulteriore importante miglioramento nella percentuale di raccolta differenziata e quindi un contenimento dei costi di smaltimento con la possibilità di mantenere per gli utenti bollette basse e per Etra di investire ulteriormente nel miglioramento del servizio offerto. Pensiamo ad esempio alla sistemazione di alcune isole ecologiche, oggi appoggiate a bordo strada su terreno sterrato, i cui costi saranno sostenuti da Etra, quindi senza più gravare sulle bollette del singolo Comune».
Come funziona il sistema?
Il Secco residuo viene conferito nei contenitori stradali o nei presscontainer ad accesso controllato utilizzando l’Ecotessera (e in via residuale con il porta a porta dove esistente). Il microchip presente nella tessera consente di ricondurre all’utenza gli accessi effettuati permettendo il monitoraggio e la registrazione esatta del numero di conferimenti.
Nella Tariffa base annua delle utenze residenti è compreso un determinato numero di conferimenti annui, da 18 a 42 l’anno a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare. Un numero pensato in modo da essere ampiamente sufficiente alle necessità dei diversi utenti e già utilizzato con successo nei Comuni di Etra da anni. Per incentivare a riciclare di più, ad ogni conferimento aggiuntivo verranno addebitati a partire dal 2025 in bolletta 1,67 euro (escluse IVA 10% e Imposta provinciale 5%). Per non pagare di più è sufficiente ottimizzare il numero di conferimenti differenziando al massimo e in modo corretto i rifiuti.
Per il 2024 il conteggio dei conferimenti aggiuntivi viene registrato e segnalato all’utente ma, in una logica di progressività e per dare a tutti il giusto tempo di assimilazione dei comportamenti virtuosi, non verrà addebitato alcun costo per questo primo anno di attuazione: si tratta quindi di una sperimentazione senza alcun costo aggiuntivo, per tarare e rendere efficace ed equilibrare il servizio.
Agli utenti resta il compito fondamentale di “contare i conferimenti” per imparare a produrre meno rifiuto indifferenziato e far così tornare i conti di una differenziata che sarà sempre più vicina all’obiettivo di superare il 70% puntando alla vetta di eccellenza dell’80%.
Il Sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern, che ha raccolto anche le preoccupazioni delle Associazioni di categoria, conclude: «Con il Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti abbiamo attivato un tavolo apposito per accompagnare le attività commerciali verso la tariffazione unica sul nuovo modello già adottato in pianura. Voglio ribadire con chiarezza che nessun aggravio verrà applicato nelle tariffe domestiche e non domestiche per l’anno 2024 a seguito delle rassicurazioni confermate dal Consiglio di bacino dei Rifiuti».
«Sappiamo – conclude Giuseppina Cristofani, Direttore del Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti – che la peculiarità del territorio montano – necessita di un’attività di ascolto e confronto che i Sindaci del territorio hanno sempre sostenuto e promosso. Solo così possiamo arrivare agli obiettivi sfidanti di produrre meno rifiuti e rendere sempre più green questo territorio così importante sotto il profilo ambientale che si presenta come un’immersione nel verde per tanti turisti e amanti della natura».
C.s
Nuove tariffe ETRA, il punto con il referente per l’altopiano Lucio Spagnolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Siamo presenti anche su TELEGRAM, iscriviti al nostro gruppo per rimanere aggiornato e ricevere contenuti in esclusiva: https://t.me/settecomunionline