“Pagare in base al servizio ottenuto”: è questo il principio cardine su cui ruota l’operazione finalizzata a definire una nuova articolazione della tariffa rifiuti delle utenze non domestiche sul territorio dei Comuni afferenti al Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti gestiti da Etra.
Approvata a fine 2023 dall’Assemblea di Bacino, la nuova articolazione tariffaria omogenea delle utenze non domestiche è modulata secondo principi di equità e pensata per superare la frammentata articolazione tariffaria ereditata dalle gestioni comunali.
Il nuovo sistema – basato su tariffa a corrispettivo e messo a punto dagli uffici del Consiglio di Bacino in stretta cooperazione con il gestore affidatario Etra – commisura quanto ciascuna utenza è tenuta a pagare in base al servizio ottenuto e sarà introdotto attraverso un percorso partecipato che vede il coinvolgimento diretto delle associazioni di categorie delle imprese.
Un percorso avviato dal Consiglio sulla scorta dei risultati ottenuti con il progetto LIFE REthink WASTE in Veneto e, in particolare, nel territorio del bacino Brenta che si concentrava sui rifiuti delle utenze non domestiche. Il percorso sviluppato nello stile della di co-progettazione con gli attori del territorio, ha infatti evidenziata la necessità di ridefinire il sistema tariffario del servizio rifiuti PAYT (Pay as you throw), affinando gli strumenti di comunicazione che mettano al centro i bisogni degli utenti KAYT (Know-as-you-throw), “conosci quello che butti”, in un’ottica di sostenibilità dal punto di vista economico-ambientale.
Rientrano in questo processo di coinvolgimento, infatti, le interlocuzioni svolte con le associazioni di categoria delle attività economiche del territorio che saranno anche coinvolte nella prima implementazione, in qualità di portavoce qualificate delle aziende rappresentate.
Come funziona il nuovo sistema
Con il nuovo anno le ditte non pagheranno più in base alla superficie della propria attività ma sulla base di tre parametri:
- una TARIFFA FISSA BASE, per fasce di superficie, senza distinzioni di categoria produttiva;
- una TARIFFA FISSA A DOMANDA COMUNALE, anche questa calcolata per fasce di superficie, relativa a particolari servizi previsti presso il Comune di appartenenza;
- una TARIFFA VARIABILE DI ACCESSO AL SERVIZIO, a copertura del servizio base paragonabile alla produzione di rifiuti di un’utenza domestica;
- una TARIFFA VARIABILE PER SERVIZI AGGIUNTIVI A DOMANDA, applicata, in base al listino 2024, sul costo dei contenitori richiesti, in aggiunta a quanto ricompreso nella tariffa variabile di accesso al servizio.In questo modo si passa ad un sistema a tariffa sempre più a corrispettivo, per cui ogni azienda paga effettivamente in base a quale e quanto rifiuto produce e ai servizi di cui usufruisce.
È ormai prossimo l’invio da parte di Etra di una specifica comunicazione a tutte le utenze non domestiche servite. Sarà richiesto alle aziende di confermare o meno tra il 1° ed il 29 febbraio 2024 compresi il servizio e, se lo ritengono necessario, di rimodulare la dotazione dei contenitori in base ai propri bisogni.
In questo modo verrà aggiornata la banca dati complessiva dei contenitori e, sulla scorta delle informazioni aggiornate, verranno ridefinite puntualmente le diverse componenti tariffarie.
«Dopo l’affidamento della gestione dei rifiuti ad Etra, un altro grande obiettivo viene messo a segno con l’articolazione e l’introduzione della nuova tariffa destinata alle utenze non domestiche – spiega il Presidente del Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti, Antonella Argenti -. Parliamo di circa 30 mila utenze che nei prossimi mesi saranno chiamate a decidere se affidarsi o meno al servizio del gestore, con la garanzia che ciò che pagheranno per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sarà commisurato al servizio ottenuto: una rivoluzione in termini di metodo che avrà senza dubbio ricadute positive sia in termini di equità che di risultati perché investe ciascuna azienda nella responsabilità di contenere la produzione dei rifiuti. Ultimo tassello che permetterà una seria gestione integrata del servizio rifiuti a beneficio del nostro ambiente, obiettivo che il Bacino Brenta per i Rifiuti ha sempre perseguito nel regolamentare il servizio. Fondamentale, in questa fase transitoria, sarà la collaborazione con le associazioni di categoria che da sempre si sono dimostrate sensibili al tema dei rifiuti e che sosterranno il Consiglio di Bacino ed i sindaci in questo necessario processo di informazione presso le aziende».
«Continua in modo proficuo la collaborazione tra Etra e il Consiglio del Bacino Brenta – commenta il Presidente del Consiglio di Gestione di Etra, Flavio Frasson – uniti nel rendere il servizio rifiuti efficiente, efficace e sempre più sostenibile ed equo. Stiamo lavorando per raggiungere l’obiettivo dell’84% di rifiuti differenziati nel 2030, obiettivo previsto dalla Regione Veneto, e questo nuovo sistema di tariffazione spinge gli utenti non domestici a fare più attenzione alla produzione dei rifiuti e a limitarne i volumi. Introduce inoltre un sistema uguale per tutti, che porta non solo equità, ma anche l’ottimizzazione del servizio e della logistica».
«Secondo le simulazioni fatte in questo periodo, nella maggior parte dei casi non ci saranno stravolgimenti negli importi complessivi delle bollette – precisa il Direttore del Bacino Brenta per i rifiuti, Giuseppina Cristofani -. Potrebbero però esserci dei casi isolati di aumento considerevole. Per questo il Consiglio di Bacino ha previsto un meccanismo di gradualità nella transizione verso una tariffa più equa per evitare che alcune aziende possano trovarsi di fronte ad aumenti delle bollette. Questo meccanismo garantirà una convergenza graduale e sostenibile».
«Il nuovo sistema di tariffazione permette una gestione più snella del rapporto con le aziende del territorio – dichiara il Direttore Generale di Etra, Domenico Lenzi – permettendo l’erogazione di servizi sempre più “su misura”, garantendo la massima trasparenza ed equità nella certezza di fornire sempre un servizio con dei costi allineati a quelli di mercato».
C. stampa
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