Maestosi e forti, irradiano un’aura di sacralità che rapisce e incanta. Vengono chiamati anche patriarchi verdi proprio in quanto soggetti vegetali di particolare valore paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico o culturale. Sono gli alberi monumentali sparsi in tutto il mondo. Sul suolo italiano sono 4.288 quelli ufficialmente censiti dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Ne avevamo parlato già un anno fa, quando la Regione del Veneto aveva approvato il programma triennale di valorizzazione degli Alberi Monumentali e le modalità e i criteri per la concessione di contributi, finalizzati alla gestione e la cura degli esemplari arborei tutelati per il triennio 2022-2024 (clicca qui per leggere l’articolo).
Molti di questi patriarchi sono proprio vicino a noi e meritano di essere raggiunti per essere visitati, ammirati, ma soprattutto rispettati. È ciò che ha fatto Winner Paganin, un giovane altopianese Doc che nella sua vita ne ha macinati e ne macina di chilometri in giro per le montagne, alla ricerca di pace, paesaggi mozzafiato e, semplicemente, contatto con la natura, come emerge dai contenuti che pubblica sul profilo social. Quando, una decina di giorni fa, ha visitato il portale del Ministero e ha scorso l’elenco aggiornato degli alberi monumentali censiti, ha notato subito l’icona dell’alberello verde a Roana, poco distante da dove abita. Neanche a dirlo, è partito immediatamente per una breve escursione che l’ha portato ai piedi di un pino silvestre alto 20 metri, con una circonferenza del tronco di 460 centimetri.
Mentre alcune di queste meraviglie si trovano in zone impervie o necessitano di lunghi percorsi per essere raggiunte, altre sorgono in punti accessibili. L’invito è quindi di recarsi ad ammirare i nostri patriarchi verdi, che non sono solo attrazioni turistiche ma rappresentano il migliore patrimonio per il pianeta Terra e per le generazioni future.
La mappa degli alberi monumentali censiti in Italia
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