Cesti tipici sotto l’albero di 4 vicentini su 10

Con il boom dei regali utili, nelle case di quattro vicentini su dieci trovano spazio sotto l’albero i cesti enogastronomici con una varietà di scelta per tutti i gusti e per tutte le tasche, dal patriottico al low cost, dal beauty al lusso, senza dimenticare la solidarietà ed il fai da te. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ diffusa al Villaggio di Natale della Coldiretti a Napoli in piazza Municipio, dove è stato allestito il primo salone dei cesti natalizi, con le varietà più gettonate da mettere sotto l’albero nel più grande mercatino delle feste d’Italia dove acquistare curiose specialità a km 0 da tutte le regioni da regalare o per imbandire le tavole ma anche per sostenere iniziative di solidarietà per le famiglie bisognose.

Un successo – commenta Coldiretti Vicenza – spinto dalla tendenza al regalo utile, magari da usare subito per imbandire le tavole delle feste proprie o di per parenti ed amici. I cesti più gettonati sono quelli tradizionali, dove accanto agli immancabili spumante e panettone, non possono mancare le lenticchie, l’olio extravergine di oliva, il cotechino e lo zampone”.

Quest’anno la spesa media per i cesti di Natale sarà di 53 euro, secondo Coldiretti/Ixe’, seppur con notevoli differenze tra le famiglie. Se un 21% si conterrà sotto i 30 euro, un altro 38% si orienterà tra 30 e 50 euro, un 32% si spingerà fino a 100 euro e una minoranza del 6% andrà anche oltre.

Per chi sfida la crisi c’è il cesto di lusso, che può mettere in bella mostra una bottiglia di spumante con gli Swarovsky da collezione o una di pregiato aceto balsamico di Modena stravecchio, o ancora un tartufo bianco o una confezione di zafferano Made in Italy, mentre per chi punta sulla sobrietà c’è il cesto low cost con prodotti semplici della campagna, dalla farina per polenta, ma anche la frutta di stagione Made in Italy.

Non solo cibo però, per i più vanitosi quello più adatto – continua la Coldiretti – è il cesto dell’agricosmesi, sia per lui che per lei, che spazia dal dopobarba alla calendula e proteine della seta allo shampoo e docciaschiuma all’extravergine, fino al tonico e alla maschera viso alla bava di lumaca.

I più attenti agli altri invece possono optare per un cesto sociale dove protagonisti sono i prodotti realizzati da comunità di recupero, centri di assistenza per disabili o ex detenuti mentre l’affermarsi di una nuova sensibilità green ha fatto aumentare l’offerta di cesti a chilometri zero con i prodotti locali e biologici acquistati nei mercati di Campagna Amica dove è possibile partecipare all’iniziativa della Coldiretti la spesa sospesa per donare prodotti alimentari alle famiglie più bisognose che potranno portare in tavola generi alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero consegnate in accordo con i Comuni e le Parrocchie.

c. stampa

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