In questa domenica pomeriggio all’Odegar, contro il Klagenfurt sono scese sul ghiaccio due squadre: l’Asiago del primo tempo e quello delle altre due frazioni di gioco. Il calo di reattività della squadra di casa, che nella scorsa stagione arrivava solitamente al terzo tempo, quest’anno incombe già dalla metà del secondo periodo, rendendo complicata la rimonta, specie con avversari così decisi.
Finisce 2-5 per gli ospiti un match combattuto dall’inizio alla fine, con crescenti momenti di confusione in entrambe le frazioni che hanno poi inevitabilmente portato a scontri fisici. Impossibile non notare la tendenza, a questo punto da evidenziare apertamente, dello staff arbitrale a chiudere un occhio sulle infrazioni delle squadre austriache fin dall’inizio della stagione: che sia la purga alla quale si deve sottoporre l’Asiago per farsi accettare all’interno della nuova lega, a composizione quasi completamente austriaca?
Fatto sta che se fossero stati fischiati i gravi falli commessi, ad esempio, ai danni di Gennaro prima del goal di Marchetti o ai danni di De Filippo, abbattuto nel silenzio totale dello staff arbitrale, il risultato sarebbe potuto essere differente.
A domani per il resoconto del match.
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