A conclusione delle tante attività proposte per la stagione estiva, gli esperti erboristi Antonio e Lisa Cantele hanno organizzato per sabato 23 settembre la ormai tradizionale giornata dedicata alle varietà antiche di mele e pere coltivate nel loro Orto dei Semplici in Via Busa 106 ad Asiago.
600 piante da frutto di vecchie varietà di mele, pere, susine e ciliege, 400 piante di lavanda, 60 rose profumate, 27% di pendenza, 14 anni di esperienza, 1150 m di quota s.l.m, 2 ettari di terreno e 1 laurea in Tecniche erboristiche: questi sono gli ingredienti dell’azienda agricola “La Calendula” di Lisa e del padre Antonio.
Dopo la visita guidata, della durata di circa 3 ore con partenza alle 15:00, è in programma presso l’Hotel Ristorante Alpi a Foza della Famiglia Munari una cena a tema con menù a base di prodotti di stagione raccolti proprio nel ‘paradiso botanico’ dei Cantele.
(Menù e contatti per prenotare a fine articolo)
Quando pensi ad una mela cosa ti ricorda?
“A me ricorda mia nonna Iseta che metteva i ‘pomi musetto’ a cucinare nella stufa: i ‘pomi coti’ della nonna“, quella di Lisa Cantele, in questo caso.
Una tradizione che si porta avanti ormai da generazioni nell’antica contrada Busa posta a nord di Asiago, ai piedi del Monte Zebio, dove oggi sorge l’Azienda agricola ‘La Calendula’ che conta ben 200 varietà di mele e pere antiche a maturazione scalare.
La maggior parte di queste varietà di alberi sono state riprodotte e messe a dimora dal papà, Antonio Cantele, che ha trasformato una parte del pascolo in un frutteto, mentre le altre provengono da diverse parti del mondo: “Un vero e proprio ‘campo catalogo‘ a cielo aperto, nato da tanto amore e tanta passione per la terra e la natura che ci circonda, con lo scopo di tramandare alle generazioni future l’eredità lasciata dai nostri antenati“.
Un sistema di coltura sostenibile e non invasivo: “Le nostre piante sono coltivate ed allevate in modo naturale, senza l’impiego di trattamenti chimici, libere di espandersi verso il cielo“. Essendo alberi molto vigorosi, sono entrate tardi in fruttificazione, ma abbiamo avuto la pazienza di attendere ed ora ci donano dei frutti veramente eccezionali“.
Questa piccola ma lungimirante azienda raccoglie ogni anno mele di forme e colori diversi, dal ruggine, al giallo, al rosso: “Queste eccellenze ci donano gusti diversi, come le Renette ananas dal sapore tropicale. La Madre d’America che ricorda la banana, le Calville dalla forma strana e che, assaggiandole, ci sembra di degustare fragole o lamponi, o il Limoncino, piccolo ma dal sapore croccante e frizzante come il limone. Molte Renette ci ricordano il vino, altre mele come le Dindin o Sonaio hanno il sapore delle mandorle, e il nome è legato al suono che emettono quando sono mature, i semi si staccano dalle logge e vengono scosse” emettendo questo particolare rumore.
Le prime mele che maturano ad agosto sono “le Bianche trasparenti ed alcune varietà si conservano addirittura fino a luglio dell’anno successivo” se riposte in una cantina. Altri tipi di mele, invece, sono di “pezzatura veramente enorme come le Cellini e le Pome, la maggior parte di pezzatura media, alcune invece di pezzatura piccola come il Limoncino“.
Le mele si prestano a diversi utilizzi, oltre al consumo crudo: abbiamo mele più acide adatte alla produzione di succhi o sidro, altrimenti per dolci o cotte. Inoltre è un ottimo alimento-medicamento: “il proverbio recita infatti una mela ‘antica’ al giorno, leva il medico di torno“.
Contatti e menù
Per iscrizioni alla visita guidata telefonare allo 0424.463346
Per prenotare la cena contattare l’Hotel Alpi allo 0424.698092
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