A soli otto mesi dal voto per eleggere i prossimi amministratori di Foza, Melissa Alberti abbandona la nave. Dell’ormai ex vicesindaco si era già parlato due anni fa, nell’agosto del 2021, quando in seguito a uno scontro definitivo con il primo cittadino Bruno Oro aveva rinunciato alle proprie deleghe riguardanti turismo, commercio, artigianato e rapporti con le associazioni. “Restituisco le deleghe per motivi che vanno al di là della politica – aveva precisato – Non sono più disposta a metterci la faccia facendo brutte figure e mancando di rispetto alla mia comunità, nonché a vedere il mio lavoro strumentalizzato da terzi per mancanza di tatto.”
Lo scorso venerdì 30 agosto Melissa Alberti ha dato un taglio netto alla propria collaborazione con la giunta Oro nell’ambito dell’amministrazione comunale, rassegnando le dimissioni anche dal ruolo di vicesindaco, di consigliere e di assessore con delega all’istruzione, alla cultura, alle attività museali, allo sport e ai lavori pubblici. Una scelta le cui tempistiche sono state dettate dalla responsabilità e che perciò arriva al termine dell’estate, dopo aver portato a compimento il ciclo di eventi programmati.
“È con sguardo lungimirante, disinteressato al bene proprio e rivolto al bene comune che credo si faccia il futuro di una comunità. Ed è principalmente in ordine al bene della comunità che sono emerse divergenze di pensiero e resistenze – spiega Alberti – Unicamente a titolo di esempio, ricordo che, proprio dal 2019, il Comune di Foza è sfornito di un funzionario che si occupi dell’ufficio segreteria, e con esso di assessorati, per me basilari e fondanti una comunità e il suo futuro, quali l’istruzione, la cultura ed il sociale. Davanti a proposte di cambiamento nell’interesse della comunità, troppe volte ho ricevuto quale risposta “È sempre stato fatto così”. Troppe volte ho ricevuto come risposta “Qui funziona così”. Troppe volte non ho ricevuto per nulla risposte. Purtroppo credo che questo genere di risposte – o non risposte – provenga da persone che non abbiano voglia, o la capacità, di mettersi in gioco; da persone alle quali, in fondo, fa comodo che le dinamiche e consuetudini radicate nella comunità, quotidianamente criticate, rimangano immutate; da persone forse impaurite dal cambiamento.”
Dal contenuto della lettera di dimissioni ben emerge il disagio venutosi a creare nell’impresa di amministrare la cosa pubblica in mancanza di una condivisione di intenti e di principi, benché la comunicazione del sindaco Oro sul tema tiri in ballo questioni personali che la diretta interessata invece nega. Un disagio divenuto intollerabile per Melissa Alberti, che di recente ha intrapreso la carriera forense. Al suo posto, nel ruolo di vicesindaco, si trova adesso Riccardo Gheller, mentre la gestione delle deleghe riguardanti l’istruzione, la cultura e le attività museali è stata affidata all’assessore esterno Nerella Omizzolo.
Inevitabile ora, con questi presupposti, gettare uno sguardo al maggio prossimo, quando i cittadini di Foza saranno chiamati a eleggere il nuovo sindaco. “Nonostante il limitato numero di persone che compongono la nostra comunità, nonostante le difficoltà che i piccoli Comuni come il nostro vivono quotidianamente, sono ancora convinta del potenziale di Foza, e speranzosa che il cambiamento di cui necessita possa avvenire grazie ad un gruppo di persone che siano disposte a lavorare molto, in modo disinteressato, per il bene comune”, commenta Alberti, che ad oggi non esclude l’eventualità di poter assumere un nuovo impegno nell’amministrazione comunale, qualora si presentasse l’occasione, lavorando in un’ottica di rispetto delle regole e promozione del territorio.
L’articolo del 2021
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