Se il buon giorno si vede dal mattino, questo inizio di carriera di Matteo Ambrosini promette veramente grandi cose!
Dopo il titolo tricolore U23 nella cronometro a squadre, il giovane ciclista altopianese della Colpack-Ballan ieri ha conquistato in solitaria la 51esima edizione del Gran Premio di Capodarco gara internazionale tra le più belle e prestigiose a livello Under 23.
Al via 36 squadre di cui 11 straniere che si sono sfidate sul bel percorso di 180 km di Capodarco di Fermo. La corsa, è stata segnata fin dal km 60 da una fuga in cui era presente anche Ambrosini, il gruppo di fuggitivi composto inizialmente da 8 elementi è riuscito a tenere a distanza tutti gli inseguitori escluso Federico Iacomoni della Sias Rime che a poco più di 10 km all’arrivo è riuscito a rientrare sul drappello di testa.
L’azione che ha deciso è la corsa è arrivata a circa 3 km dal traguardo con un sontuoso attacco di Matteo Ambrosini sul muro finale che, ha fatto guadagnare all’atleta di Roana una ventina di secondi, vantaggio più che sufficiente per contenere la volata finale degli inseguitori e tagliare il traguardo a braccia alzate.
L’ex pattinatore sul ghiaccio di Roana alla sua prima vittoria individuale, ha preceduto Filippo D’Aiuto della General Store Essegibi F.lli Curia e il danese Foldager della Biesse Carrera.
Per Matteo una vittoria di “prepotenza” che per modalità ricorda – con le debite proporzioni – quelle di un certo Mathieu van der Poel, o andando un po’ indietro con il tempo, di fuoriclasse come Paolo Bettini e il sempre compianto Davide Rebellin.
“Durante la gara – ha dichiarato al nostro giornale Ambrosini – “mi sono sempre sentito bene, solo a sprazzi sentivo un po’ di problemi di “vuoto” ma comunque nulla di rilevante”
Tutta la felicità dell’atleta di Roana, traspare dalle dichiarazioni rilasciate all’ufficio stampa della Colpack Ballan “Ancora non ci credo racconta il vincitore. Tutti mi dicono che questa corsa mi può cambiare la carriera, ma non me ne sto rendendo conto. Siamo partiti con un attacco che mancavano ancora 130 km all’arrivo. Ero convinto e volevo fare bene per tutti quelli che sempre mi sostengono, la mia famiglia, gli sponsor e la squadra che mi sostiene nel ciclismo e fuori dalle gare.
“Sapevo di avere contro avversari decisamente tosti e non volevo arrivare allo sprint. Per questo ai meno 3 ho tentato l’allungo resistendo al ritorno del gruppo. Sul traguardo è esplosa tutta la mia gioia. Vincere è stupendo e questa affermazione spero mi regali più sicurezza in corsa. Una dedica speciale va al DS Flavio Miozzo“.
E il primo a gioire è proprio Flavio Miozzo scopritore di Ambrosini: “Matteo è cresciuto poco a poco. L’altro giorno, a Poggiana, era davanti, così come alla corsa del la Monte Cengio. Spesso azzecca la fuga buona, ma a volte si emoziona. Nelle scorse gare ha fallito in alcune occasioni, ma oggi si è rifatto centrando il bersaglio grosso”. Il tecnico aggiunge nuovi dettagli. “E’ un ragazzo semplice ed equilibrato, che viene da una famiglia splendida, molto appassionata di sport e che lo supporta sempre senza mettere pressione.
Il 2021 di Ambrosini è stato difficile. “Ha patito per il Covid, avuto in forma pesante. Ora però sta bene ed ha solo bisogno di correre. Ultimamente diceva di essere stanco ed abbiamo diminuito i suoi carichi di lavoro. Essendo dotato di un fisico importante, deve solo imparare il mestiere. A volte tende a strafare e si strugge di emozioni”.
“A 20 anni – continua Miozzo,- ha scelto di correre in bicicletta, si vede che era maturo per farlo. Ritengo la sua scelta un grande vantaggioso soprattutto per una persona che vuole praticare uno sport così di sacrificio come il ciclismo, nel senso che ha valutato bene i sacrifici da fare. Inoltre è un uomo squadra, sempre leale, ed i compagni oggi lo hanno supportato”.
“Quando succedono queste cose – conclude il DS – le soddisfazioni sono ancora più grandi, perchè per noi Matteo è stata una bella scommessa”.
La classifica
1° – Matteo Ambrosini (Colpack Ballan CSB)
2° – Filippo D’Aiuto (General Store- Essebi- F.lli Curia) a 1”
3° – Anders Foldager (Biesse-Carrera) a 1”
4° – Nicolò Pettiti (Sias Rime) a 1”
5° – Marco Schrettl (Tirol Ktm) a 4”
6° – Michiel Lambrecht (Bingoal) a 23”
7° – Federico Iacomoni (Sias Rime) a 41”
8° – Cole Kessler (Israel Premier Tech Academy) a 43”
9° – Andrea Bruno Alfio (Hopplà – Petroli Firenze) a 49”
10° -Penuela Francisco (Israel Premier Tech Academy) a 53°
Ciclismo: intervista esclusiva a Matteo Ambrosini, la stella delle due ruote di Canove
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