Gli organi storici del vicentino tornano protagonisti per la 26esima edizione del Festival Internazionale degli Organi Storici del Vicentino. Un programma ricco, che conta 28 appuntamenti dal 9 agosto al 17 dicembre, con i più grandi interpreti italiani, ma anche artisti provenienti da Danimarca, Germania, Spagna, Francia, a testimoniare quanto questo strumento sia apprezzato nel mondo.
Ideatore e anima del festival è il direttore artistico Enrico Zanovello. Al suo fianco Asolo Musica, il Conservatorio di Vicenza, la Società del Quartetto, Vicenza è, le amministrazioni comunali, i parroci, i partner, i volontari. E, naturalmente, la Provincia di Vicenza, sostenitrice della prima ora.
Obiettivo, sin dalla prima edizione, è valorizzare l’immenso patrimonio di organi storici che sono custoditi nelle chiese vicentine. Come? Tenendoli vivi, riconoscendo il loro valore storico e culturale e permettendo loro di continuare ad essere compagni di vita delle comunità. Così l’organo sarà protagonista di recital solistici, ma si esibirà anche in dialogo con compagini corali che, per inciso, sono un’altra eccellenza del territorio vicentino, compagini strumentali, come l’ensemble di Ottoni del Conservatorio di Vicenza, e strumenti come l’ocarina per Marana di Crespadoro, la tromba per Vivaro di Dueville, il violino a Monte di Malo.
Entrano quest’anno nella programmazione del festival due strumenti appena restaurati: l’organo Francesco Zordan del 1899 della chiesa parrocchiale di Grossa di Gazzo (in territorio padovano ma in diocesi di Vicenza) e l’organo Remo Zarantonello del 1953 di Orgiano, che si aggiungono agli altri 25 strumenti in calendario.
Fra i 28 appuntamenti che caratterizzano questa edizione si inserisce la visita alla chiesa di San Giuliano di Vicenza a cura del Fai delegazione di Vicenza.
Il connubio fra bellezze architettoniche e arte musicale è sottolineato, come da tradizione, dalle note storico-artistiche presenti nel libretto del festival curate dall’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Vicenza.
La proficua collaborazione con la Società del Quartetto di Vicenza, con il patrocinio della Diocesi di Vicenza, rinnova per il settimo anno l’iniziativa denominata “Orgelmessse”, funzioni liturgiche accompagnate dalla musica d’organo. Cinquanta appuntamenti che impegneranno tanti giovani organisti diplomati per l’accompagnamento del servizio liturgico festivo nelle chiese della diocesi di Vicenza. L’organo assume così la sua connotazione più propria di strumento privilegiato per l’accompagnamento delle sacre liturgie.
In autunno si svolgerà la terza edizione del “Concorso organistico internazionale Fiorella Benetti Brazzale – Città di Vicenza” , manifestazione che sta portando alla ribalta tanti talenti musicali. Inoltre, grazie alla collaborazione con altre associazioni concertistiche, saranno ospiti del festival vicentino giovani organisti vincitori di concorsi organistici internazionali.
“La longevità del festival dimostra quanto i vicentini, e non solo, siano affezionati a questo strumento – commenta il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin – l’organo è antico e moderno allo stesso tempo, sin dal passato scandisce le tappe della vita del singolo e della comunità, accompagnando le cerimonie religiose con un suono potente. Grazie, dunque, al maestro Zanovello che da 26 anni rinnova il suo impegno nell’organizzazione del festival e grazie a enti e associazioni che lo rendono possibile.”
“Il territorio di Vicenza conta circa un centinaio di strumenti storici di cui una sessantina restaurati ed efficienti -spiega il maestro Zanovello– Il loro costante utilizzo nella liturgia, sia per l’accompagnamento sia in veste solistica, ha contribuito a conservarli nelle migliori condizioni e ha suscitato energie e volontà per iniziative di restauro.”
Il festival farà tappa anche sull’altopiano, mercoledì 23 agosto alle 20.45 il Duomo di Asiago ospiterà il concerto del Maestro Diego Canizzaro che si esibirà con lo storico Organo Ruffatti.
c.s
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