A dieci mesi dalla fine del mandato si fanno sempre più importanti i cedimenti della Giunta del sindaco Magnabosco. Dopo il passaggio all’opposizione dei consiglieri Christian Martello ed Ermanno Frigo, venerdì scorso attorno a mezzogiorno anche l’assessore ai lavori pubblici, al bilancio e alla protezione civile Mauro Corà ha protocollato la propria rinuncia alle deleghe di sua competenza, decidendo di fatto di abbandonare il ruolo all’interno della Giunta.
Corà, che comunque resterà a far parte del Consiglio, con le proprie dimissioni ha espresso un profondo disagio dovuto al sentimento di poca autonomia nello svolgimento delle sue funzioni, a contrasti nati con alcuni componenti della Giunta, oltre al venir meno del necessario rapporto di fiducia. Emergono così anche le difficoltà di comunicazione tra i membri della maggioranza che rendono naturalmente difficoltoso il confronto, specie nel caso in cui non tutti i consiglieri si trovino sulla stessa lunghezza d’onda. Un atteggiamento, quello della Sindaca sia nel corso dei consigli comunali sia in pubblico, che visto dall’esterno, nonostante la coesione di facciata dell’amministrazione, spesso negli anni ha dato l’impressione della tendenza alla prevaricazione sugli altri consiglieri e di una forzata uniformità di vedute.
Il consigliere Corà, che non ha inteso rilasciare ulteriori dichiarazioni, ha ringraziato i dipendenti comunali, in particolar modo degli uffici tecnici delle aree di cui si è occupato, e i volontari della Protezione Civile.
Silenzio anche da parte di Elisabetta Magnabosco, che perde un altro tassello e dovrà ora ridistribuire l’eredità di Corà.
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