Hanno preso il via i lavori di riqualificazione che interessano piazza Giardini a Gallio, un progetto presentato dall’amministrazione e che mira a realizzare un’area dedicata agli eventi per poter tenere testa alle piazze di altri comuni dell’altopiano. Non tutti però sembrano apprezzare la decisione dell’amministrazione di snaturare l’aspetto richiamato anche dal nome della piazza, tipicamente all’insegna del verde e dell’ambiente rilassante sebbene in pieno centro.
Ma non è solo l’aspetto della piazza, già ampiamente contesto dal gruppo di opposizione con una raccolta firme, a suscitare critiche. Nei giorni scorsi un gruppetto di persone, in villeggiatura a Gallio dopo anni di vacanze nel vicino Trentino, ha aspramente giudicato il paese di Gallio per i cantieri in corso, il degrado dei marciapiedi e la pericolosità delle auto che sfrecciano lungo la strada che attraversa il paese, via Roma. Commenti che il sindaco Emanuele Munari non ha preso bene e ai quali ha risposto duramente, sottolineando la necessità di condurre i lavori durante l’estate: “I cantieri in montagna si aprono d’estate, quando il meteo lo consente. Capisco che possano creare disagi, però servono per avere una piazza bella e accogliente, oppure tutto resterà uguale – spiega Munari – I cantieri abbelliranno il paese: parco della Memoria, Valle dei Mulini, strada delle Melette e i tanti interventi su strade e marciapiedi. Mi chiedo chi siano costoro che cinque minuti dopo aver posato le valigie costituiscono un comitato di qualche persona screditando spudoratamente e gratuitamente il paese, assumendosi peraltro anche il ruolo di professori di amministrazione”.
“I veri turisti – prosegue il Sindaco – sono coloro che amano e frequentano Gallio e l’altopiano con educazione, civiltà, amore e rispetto verso il nostro territorio e la nostra gente. Non considero nemmeno turisti coloro che pretendono, spesso anche con arroganza e maleducazione, di insegnarci a vivere in cambio di elemosina, ‘perché io vi porto i miei soldi’. Queste persone le lascio volentieri ad altri territori. Se Gallio è così degradato come dicono, cosa che altri nostri affezionati ospiti non vedono, rimane la possibilità di tornare in Trentino, baciato dalla fortuna di essere provincia autonoma”.
A non condividere le parole del sindaco Munari è Elena Rigoni, rappresentante dei commercianti di Gallio, che accusa il primo cittadino di aver arrecato con le sue parole, dichiarate a una testata locale e poi ribadite con un post sul proprio profilo Facebook, un danno d’immagine a tutto l’altopiano.
Anche l’opposizione si schiera contro la posizione di Munari: “Il Sindaco non può permettersi battute ironiche invitando i turisti a scegliere il Trentino. È Gallio che deve tornare ad essere attrattivo per i turisti. Manca un piano complessivo di rilancio del paese che in questi ultimi nove anni a guida Munari è rimasto indietro. Da oltre tre anni diciamo pubblicamente che il paese è sporco, pieno di erbacce e di foglie di tarassaco lungo i marciapiedi e in ogni angolo del paese. Non si comprende come non sia stato attuato un programma che preveda molti più spazzamenti da parte di Etra, considerato che i soldi ci sono”.
I consiglieri Pinaroli, Stella e Sambugaro accusano l’amministrazione di aver avviato il cantiere della piazza per assicurarsi un obiettivo da mettere a segno in vista delle prossime elezioni: “La tempistica di inizio lavori della nuova piazza, che tiene più conto della prossima campagna elettorale che dei reali interessi dei cittadini, è assolutamente sbagliata e sta creando scontento tra i turisti ma anche tra i residenti e i titolari di attività. Prima della nuova piazza sarebbe stato meglio promuovere l’offerta turistica e rilanciare quei luoghi e quelle bellezze naturali che già ci sono e che vengono lasciati a sé stessi. Tutto questo non si può fare restando fuori dall’OGD Montagna Veneta. L’attuale vicenda è solo l’ultima di una serie che dimostra l’assoluta inaffidabilità del Sindaco e della sua Giunta. L’eccessiva esposizione mediatica del Sindaco gli si sta ritorcendo contro: solo nell’ultimo mese abbiamo assistito alla vicenda intercettazioni con il caso Jannacopulos, la posizione sulla sanità in Altopiano, l’isolamento sulla questione OGD Montagna Veneta. Tutte questioni a cui francamente guardiamo con preoccupazione per il futuro del paese”.
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