Domenica 23 luglio alle 10 al Forte Interrotto di Asiago verrà inaugurata l’Alta Via della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine, 200 km di storia e natura.
All’evento è prevista la presenza di autorità civili e militari. Sarà presente il 4° Reggimento Alpini Paracadutisti, che ha partecipato in maniera attiva anche alla realizzazione del progetto, e ci sarà il Gruppo Storico Monte Grappa – Btg Bassano che allestirà un campo base con rievocazione storica della vita di campo.
Il progetto Alta Via della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine è frutto del lavoro di squadra di Provincia di Vicenza e Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni, con il supporto della Regione Veneto e di 24 Comuni della montagna vicentina, oltre che di Veneto Agricoltura e della Soprintendenza ai Beni Culturali.
L’importo del progetto ammonta a circa 1 milione di euro, in buona parte finanziato dalla Regione Veneto (circa 700.000 euro, fondi del Ministero dei Beni Culturali) e per il resto a carico di Provincia e Comuni.
L’Alta Via della Grande Guerra intende anche essere un’azione di promozione nell’offerta turistica locale con la possibilità, grazie anche ai finanziamenti europei, di recuperare malghe, baite, rifugi, alberghi individuati nella cartografia di progetto come elementi di appoggio nelle varie tratte di percorrenza del sentiero. Per raggiungere questo ulteriore obiettivo, la Provincia di Vicenza ha sottoscritto un accordo con il Bim Bacchiglione che, attraverso l’agenzia Alda, si occupa di far conoscere e sviluppare il progetto dell’Alta Via della Grande Guerra.
Il ritrovo è fissato alle 9 presso il parcheggio di Camporovere (via XIX Maggio). Il sito è raggiungibile con una passeggiata di circa 1 ora: si consiglia pertanto di indossare abbigliamento e calzature adeguati. In caso di impossibilità a raggiungere il sito a piedi prenotare la navetta allo 0444.908160.
Per questioni organizzative è gradita la prenotazione: http://bit.ly/3NoTgJG
In caso di maltempo l’evento si terrà al Palazzo del Turismo Millepini di Asiago
Il territorio
L’Alta Via della Grande Guerra è un’immersione nella storia nello scenario montano e pedemontano incluso tra i limiti naturali che cingono a ovest la vallata dell’Agno e ad est quella del Brenta nel territorio provinciale di Vicenza.
Qui la memoria della Grande Guerra è tangibile, rappresentata da un tessuto di forme e di opere ancora straordinariamente leggibili, che una volta riscoperte e valorizzate costituiscono un codice interpretativo delle vicende della storia del nostro tempo.
Al centro del progetto ci sono i sacrari, che non solo raccolgono i Caduti (noti e ignoti) ma riassumono le vicende belliche, le azioni epiche dei singoli, i diari dei soldati e delle Brigate ove sono descritti i fatti d’armi e la vita quotidiana di trincea.
Ai sacrari si collega una trama di sentieri che completano la rete museale dell’Ecomuseo Grande Guerra sia negli edifici della memoria (sacrari militari, musei, centri visita), che in campo aperto (areale del Pasubio, del Novegno Priaforà, del Cimone, dell’Ortigara, di M. Zebio, complesso M. Melette, M. Fior e Castelbomberto, M. Cengio, ecc.), nelle fortezze italiane (Forte Corbin, Forte Campolongo, Forte Interrotto, Forte Verena, Forte Lisser, ecc.) e in quelle austroungariche nel limitrofo altipiano delle Vezzene (Forte Luserna, Forte Belvedere, Forte Spitz di Vezzena, ecc.).
Fondamentale, nella ricostruzione della rete sentieristica, il confronto con i referenti delle singole sezioni del Cai (Schio, Asiago, Bassano) nonché con il direttivo provinciale.
L’Alta Via della Grande Guerra è anche un percorso escursionistico di valenza ambientale, percorribile in più giornate e in più tratte, adatto alle famiglie, ai bambini e accessibile in molti tratti anche alle persone con disabilità opportunamente equipaggiate e accompagnate. E’ un modo per riscoprire il cammino nel silenzio dei boschi, trascorrendo una notte in baita o gustando nei rifugi i sapori intensi della cucina di montagna. Vivendo a pieno un territorio unico al mondo. Con ricadute turistiche importanti che sono strettamente collegate alla riqualificazione del tessuto economico e sociale di paesi, contrade ed elementi puntuali del territorio come rifugi, baite, agriturismi.
L’Alta Via della Grande Guerra intende anche essere un’azione di promozione nell’offerta turistica locale con la possibilità, grazie anche ai finanziamenti europei, di recuperare malghe, baite, rifugi, alberghi individuati nella cartografia di progetto come elementi di appoggio nelle varie tratte di percorrenza del sentiero.
c.s
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