Le storie di esperienze virtuose di adattamento creativo e innovativo e di sostenibilità ambientale in quota sono tante, e ogni anno attraverso il report della ‘Carovana delle Alpi‘ di Legambiente premia i migliori progetti di valorizzazione del territorio naturale con la Bandiera Verde.
Dalle Alpi arrivano sempre più esempi di interventi che rispondono alla crisi climatica e allo spopolamento e i protagonisti sono associazioni e operatori locali, piccoli comuni, enti culturali, che si schierano in prima linea nel ripensare l’azione territoriale.
A dimostrarlo le 19 Bandiere Verdi 2023 assegnate da Legambiente all’arco alpino che ben raccontano la rivoluzione in atto nei territori montani fatta di iniziative e progetti concreti.
Poi ci sono 11 Bandiere Nere che vanno nella direzione opposta: sfregi all’ambiente, segni di un’economia che guarda al passato.
I Sette Comuni possono vantare già due Bandiere Verdi: nella passata edizione era stato l’Ecomuseo Cimbro dei Sette Comuni a conquistare questo prestigioso traguardo, mentre nel 2020 la bandiera era stata consegnata all’Azienda agricola ‘La Calendula’ di Lisa Cantele, che insieme al padre Antonio valorizzano l’utilizzo delle erbe medicinali spontanee e la piantumazione di piante antiche e autoctone.
Tra i premiati di quest’anno troviamo il Comune di Enego, con il progetto ‘Marcesina, la rinascita di una Piana‘, per “essersi attivato nel ripristino forestale dopo la tempesta Vaia, facendo convergere gli intenti e le collaborazioni tra diversi Enti, società ed Associazioni all’interno di un masterplan generale di interventi per la ricostituzione delle foreste e la ridefinizione dei pascoli della Piana di Marcesina, una delle aree in assoluto tra le più colpite“.
Concepito in un’ottica di pianificazione a medio termine coerente con gli obiettivi di transizione ecologica del Comune di Enego, il masterplan generale di interventi di ripristino forestale ed ambientale e di valorizzazione della Piana di Marcesina prevede di ripristinare circa 800 ettari di boschi coinvolti dagli schianti attraverso una regia pianificata dei diversi tipi di intervento: dal ripristino forestale con scopo produttivo alla ricostituzione degli ambiti di protezione fino alla trasformazione in aree a pascolo o da lasciare all’evoluzione naturale.
Un indirizzo molto importante e sostenuto da un ampio schieramento di soggetti pubblici e privati che hanno affiancato il Comune di Enego in questo percorso: Legambiente, Coldiretti Vicenza, Regione del Veneto, Veneto Agricoltura, la Benefit Corporation FITT S.p.a.. Il masterplan vuole creare opportunità di valorizzazione multisettoriale di un ambito unico dal punto di vista naturalistico attraverso l’analisi delle caratteristiche degli ambienti, in cui andranno via via ad innestarsi una serie di interventi volti a ripristinare alcune delle principali componenti forestali, ambientali e naturalistiche della Piana di Marcesina. Inoltre, vengono riportate alcune proposte di valorizzazione della piana, focalizzate soprattutto su modelli di produzione di legname di qualità, di riattivazione di pascoli produttivi e di turismo ed escursionismo.
La redazione del masterplan ha seguito un percorso logico iniziato proprio dall’analisi degli aspetti naturali ed antropici del territorio coinvolto e da come questi si sono evoluti nel corso del tempo, per cercare di far convergere e coesistere culture ed interessi differenti (a volte anche contrastanti nella società odierna) per affrontare in modo unitario ed efficace le grandi sfide della lotta ai cambiamenti climatici e dello sviluppo sostenibile.
Il 4 novembre 2022, a quattro anni dalla tempesta Vaia – evento estremo che ha lasciato una ferita profonda in particolare per il Veneto e l’intero Nord-Est, distruggendo 41 mila ettari di foreste con 8.7 milioni di mc di legname schiantati a terra da pioggia e vento che in alcuni casi ha superato i 200km/h – è stato avviato il primo cantiere per la rinascita della Piana con la messa a dimora dei primi 10.000 alberi, realizzato nell’ambito del masterplan grazie al progetto “Dopo la tempesta Vaia – Insieme per la rinascita dei boschi” proposto da Legambiente e sostenuto da Intesa San Paolo.
La cerimonia del 4 novembre con l’allora sindaco Ivo Boscardin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Siamo presenti anche su TELEGRAM, iscriviti al nostro gruppo per rimanere aggiornato e ricevere contenuti in esclusiva: https://t.me/settecomunionline