Gli operatori del Suem 118 e del Soccorso Alpino che scendono dal cielo per salvare vite e mettere in salvo i turisti feriti o in difficoltà durante il periodo estivo sulla montagna veneta, raddoppiano i loro encomiabili sforzi e, con il sostegno della giunta regionale, potenziano la loro presenza con l’attivazione di un secondo elicottero a Belluno e con una nuova organizzazione complessiva, che prevede anche una nuova convenzione decennale con il Soccorso Alpino, il cui apporto di uomini ed esperienza è risultato in molti casi prezioso, a cominciare dalla lotta per strappare delle vite alla tragica valanga di ghiaccio e pietre accaduta quasi un anno fa in Marmolada.
Il tutto è stato deliberato dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin.
“Lo straordinario successo della sperimentazione dell’anno scorso, con il secondo elicottero impegnato in ben 163 operazioni di soccorso – dice l’Assessore – non ci ha lasciato dubbi nel rinnovare anche per il 2023 questa esperienza, con un grazie particolare agli uomini e donne del Suem 118 e del Soccorso Alpino, al quale abbiamo anche deciso di rinnovare la convenzione per altri 10 anni, per l’efficienza e l’abnegazione, ma anche per la meritoria decisione di acquisire a Belluno uno stabile da adibire a propria sede operativa, manifestando anche al disponibilità a mettere a disposizione parte dell’immobile per le esigenze operative del servizio regionale di elisoccorso. Allo scopo abbiamo stanziato 300 mila euro per il 2023 e 50 mila euro l’anno per la durata della convenzione. Tra Suem e Soccorso Alpino abbiamo la miglior squadra possibile di gente preparata che non si tira indietro di fronte a niente, come dimostrato in più e più occasioni, a cominciare dalla tragedia di Rio Gere, per finire alla valanga in Marmolada”.
“Falco 2”, che sarà in servizio a luglio e agosto, avrà a bordo, come il suo gemello in servizio tutto l’anno, un medico intensivista, un infermiere di area critica ed un tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico Veneto e sarà gestito dalla Centrale Operativa del SUEM di Pieve di Cadore. La disponibilità di due elicotteri consentirà di garantire la copertura del servizio per 15 ore giornaliere, dalle 6:00 alle 21:00, rispetto alle 12 coperte da una singola base. Nelle restanti ore il soccorso continuerà ad essere garantito dalla base di Treviso.
La Giunta ha ritenuto per il momento di mantenere l’attività sperimentale di volo notturno H24 sulla base di Treviso e di volo diurno e notturno H12 su Pieve di Cadore ed ha incaricato il CREU di produrre un’analisi delle risultanze della sperimentazione in corso, al fine di poter successivamente adottare un provvedimento complessivo di riorganizzazione della rete di elisoccorso che garantisca anche l’attività H24 su tutto il territorio regionale.
C. stampa
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